Dottor Jekyll e Mister Hyde

Maurizio Manzo

E’ di questi giorni la guerra a colpi di scandali, per lo più a sfondo sessuale, portata contro varie figure pubbliche ed all’uopo mi farebbe piacere sapere se qualche scienziato (di solito è americano) abbia fatto studi in merito alla perduranza temporale del modus vivendi in: un umano, un gruppo etnico, una società. Quando affrontiamo con iniziative, discussioni, proclami, leggi, argomenti che trattano degli usi consolidati tra gli esseri umani, non sappiamo se poi queste argomentazioni riscontrino tra le componenti sociali approvazione immediata e se, invece, ci sia bisogno di un giusto tempo e di una giusta rappresentazione degli argomenti a sostegno, che diano il tempo e facciano comprendere alla società il perchè. La memoria recondita, di noi viventi, è portatrice di tutto il passato, che è sintetizzato in quei comportamenti istintivi, in gran parte utili, che partono dal nostro cervello primordiale. Comportamenti che riscontriamo p. es.: in caso di pericolo; nei casi in cui prevale la parte più antica di noi, la quale non ci concede riflessione spingendoci verso atteggiamenti a noi non usuali. Gli anglosassoni, popolo pragmatico, si ricuciono un locus vivendi entro il quale racchiudere e racchiudersi, c.d. privacy, sacrosanta ed inviolabile. Nell’era mediatica il rispetto della privacy è fondamentale per il rispetto dell’intimo di ogni persona, dato che è e sarà sempre più invadente l’intrusione del potere mediatico nella vita di ognuno di noi, fino al condizionamento del libero pensare e direi … del libero sognare.