Salerno: crisi del Gruppo Alvi

 Ha avuto luogo questa mattina, presso il Centro provinciale per l’impiego di via Trento, l’incontro convocato dalla Cgil per fare il punto sulla difficile situazione del “Gruppo Alvi” che tiene con il fiato sospeso circa 1.300 lavoratori in tutta la provincia di Salerno. L’intenzione delle rappresentanze sindacali dei lavoratori era quella di confrontarsi, sia con la parte imprenditoriale che con quella istituzionale, su questioni delicate come le prospettive occupazionali e di organizzazione del lavoro che si prefigurano in considerazione delle operazioni di cessione, nonché di chiusura, già in atto da tempo nelle strutture del Gruppo che fa capo ad Angelo Villani. Peccato che il Gruppo non abbia inviato alcun rappresentante. “Un’assenza ingiustificata e molto grave – commenta Anna Ferrazzano, che ha preso parte all’incontro in qualità di Assessore alle Politiche del Lavoro – che la dice lunga sul modo di fare impresa e politica”.Tra l’altro, contestualmente al summit di via Trento, oltre 150 dipendenti del Gruppo Alvi impiegati presso la piattaforma di Fisciano hanno incrociato le braccia e dato vita ad una manifestazione per richiamare l’attenzione e chiedere risposte concrete. “Ho preso atto della situazione davvero allarmante, denunciata dai sindacati e dai lavoratori che, tra dipendenti, interinali, amministrativi ed autisti sono circa 1.300 e giustamente chiedono di essere tutelati ed anzitutto di essere messi a conoscenza delle decisioni del vertice aziendale, di cui finora non sono mai stati informati – spiega la vicepresidente della Provincia di Salerno – Ho già chiesto la convocazione di un tavolo in Prefettura per affrontare l’emergenza lavorativa che si prospetta ed in primis per chiedere ai vertici del Gruppo Alvi conto e ragione delle scelte operate e dei programmi aziendali futuri”.