Montecorvino Pugliano:il gruppo Arcobaleno dal Prefetto

 Non si è fatto attendere l’intervento del Prefetto di Salerno Sabatino Marchione, dopo la denuncia dei consiglieri di minoranza del comune di Montecorvino Pugliano, capeggiati dal capogruppo Antonio Fiorillo, in merito ad una serie di gravissimi atti di prevaricazione ed ostruzionismo consumatisi nei giorni scorsi. A tutti i consiglieri del gruppo, infatti, è stato negato il rilascio in copia degli argomenti posti all’ordine del giorno del consiglio comunale tenutosi sabato 10 ottobre, cosa che ha costretto gli stessi a denunciare il Segretario Comunale dell’ente ed a chiedere l’intervento del Prefetto di Salerno.Ignorando in maniera vergognosa le denunce e le diffide partite dai consiglieri del gruppo, infatti, il Consiglio Comunale si è riunito ugualmente, approvando una serie di provvedimenti gravemente pregiudizievoli per la comunità picentina, peraltro in presenza di abusi ed omissioni di rilevante gravità, che secondo i consiglieri di Arcobaleno sono la vera causa dell’immotivato rifiuto di fornire gli atti richiesti. Al Prefetto i consiglieri del gruppo Arcobaleno, del quale fa parte anche il consigliere provinciale Ludovico Buonomo, rappresenteranno la grave degenerazione del quadro politico-amministrativo, chiedendo in primis l’annullamento di tutte le deliberazioni assunte dal Consiglio Comunale del 10 ottobre 2009, ma anche l’invio della commissione di accesso del Ministero degli Interni. Ritengono infatti i consiglieri ed il capogruppo Antonio Fiorillo, che si sia in presenza di una evidente causa di scioglimento del Consiglio Comunale, non solo per i ripetuti atti di prevaricazione posti in essere nei confronti dei consiglieri in relazione alla loro attività amministrativa, ma anche per una serie di atti di aggressione individuale posti in essere nei confronti di alcuni consiglieri del gruppo. Il Capogruppo Antonio Fiorillo , determinato più che mai a far cessare questi gravissimi atti di intimidazione, dichiara: “il fatto che la nostra attività sia oggetto di continui atti di prevaricazione, non è semplicemente conseguenza di frustrazioni individuali, ma è la chiara ed inconfutabile espressione di un disegno criminoso finalizzato ad impedire l’esercizio dell’attività di sindacato su questioni di rilevanza strategica, su cui esistono gravissime irregolarità procedurali che, con i comportamenti omissivi, si cerca di mascherare, e su cui la Magistratura sta già indagando da tempo. Al Prefetto segnaleremo in maniera puntuale tutti gli accadimenti, e chiederemo in via ufficiale di annullare le deliberazioni assunte dal Consiglio Comunale ed avviare le procedure di scioglimento del Consiglio Comunale  ”.