Windows e gli hackers: pagare per farsi derubare
Microsoft Windows è un sistema operativo commerciale, mentre Linux è gratuito. Ci si aspetterebbe di trarre vantaggi pagando e di avere più stabilità e funzionalità rispetto alla soluzione gratuita. Altrimenti non avrebbe senso avere prestazioni uguali per software che differiscono sostanzialmente nel costo… Ebbene, invece sembra che utilizzare gratuitamente Linux sia molto più vantaggioso che spendere soldi su Windows, almeno per quanto riguarda la sicurezza informatica. Infatti, se si utilizza Linux si può contare sulla password per le operazioni amministrative di sistema, oltre ad una password per poter accedere al sistema operativo (su richiesta), che anche se non sono inviolabili, sono comunque abbastanza velenose per un hacker. Windows invece offre un sistema di protezione scarsissimo: anche impostando una password sul pc, è banale scroccare l’accesso senza conoscere la relativa password. Un sistema operativo ideale per hackeraggi, quindi… pensando soprattutto al fatto che è il sistema operativo più utilizzato (in Italia). Infatti, esistono innumerevoli programmi per avviare il sistema operativo tramite boot da CD (Compact Disk) o FD (Floppy Disk) by-passando la protezione.L’accesso abusivo ad un sistema operativo è un illecito. Le istruzioni presenti in questo articolo sono solo a scopo informativo, finalizzato al recupero di password perse, non al cracking. La responsabilità delle azioni derivanti dall’utilizzo delle seguenti istruzioni è solo dell’utente finale.Per recuperare le password perse per l’accesso a Windows si può utilizzare un programma segnalato dal sito web http://www.azpoint.net e scaricabile dal sito web http://www.loginrecovery.com/, che crea un CD o un FD bootable che recupera gli hash delle password di Windows. Dopodiché, si possono scegliere due soluzioni: o inserire gli hash delle password di Windows nell’apposita pagina web del produttore del software. Per tutti i sistemi operativi (Windows incluso) l’impostazione di una password nel BIOS (purché recente) rende l’accesso praticamente inviolabile.