Riceviamo e pubblichiamo: Messina, panta rei

L’alluvione che ha colpito Messina era prevedibile ed evitabile allo stesso modo della tragedia che colpì Sarno, Siano, Bracigliano e Quindici nell’anno 1998. Sono trascorsi undici anni e si è ripetuta la catastrofe. Adesso si scriverà e si parlerà sul da farsi per evitare dei simili e funesti accadimenti. Ottime intenzioni che non troveranno mai una soluzione concreta in quanto il business della cementificazione selvaggia e dei condoni edilizi è al di sopra di qualsiasi vita umana. Proviamo dolore, oggi, nel vedere le bare vestite dalle bandiere italiane: quante bare dobbiamo ancora vedere? Ma panta rei: mica possiamo mettere in sicurezza ogni area a rischio idro-geologico della nostra amata Italia e di tutto il globo? E’ troppo costoso e non visibile come la costruzione del ponte sullo stretto od altre opere faraoniche. Penso allo scempio edilizio che si è consumato e si sta consumando in tutto il mondo: costruzioni che vengono edificate in una notte su dei terreni fragili come delle bolle di sapone. Il condono edilizio risolverà ogni controversia e le casse dei comuni saranno rimpinguate dal denaro di coloro che hanno costruito delle case pur sapendo che vi abiteranno altri loro simili nonostante sia state edificate su di un terreno soffice come il pan di spagna.Poi una sera d’autunno dell’anno 2018 cadrà, su di una qualsiasi città della Terra, un’infinità di pioggia mai vista prima: fiumi di fango copriranno gli edifici che si sbricioleranno al suo passaggio mentre assisteremo, ancora una volta ed impassibili,  ad un’altra tragedia da poter evitare. Daremo la colpa al cambiamento climatico, alla forza della natura e non al nostro animo malvagio e venale che è diventato, nel tempo, incontrollabile. Ma panta rei: tutto scorre come un fiume ma il grande Eraclito non sapeva che nel futuro erano i fiumi di fango a scorrere ed a seminare morte. Spero, dal fondo del profondo del cuore, che non ci sia mai più una tragedia come è accaduta a Messina e che il cielo di una sera, dell’autunno dell’anno 2018, sia un manto di stelle.I sognatori, come il sottoscritto, muoiono presto e panta rei: tutto scorre come un fiume ed in questo caso un fiume d’inchiostro che speriamo farà cambiare qualcosa.

 

Claudio Rinaldi   

Un pensiero su “Riceviamo e pubblichiamo: Messina, panta rei

  1. La differenza sostanziale è che nel ’98 almeno alle persone erano più chiare le responsabilità … oggi qualcuno ha pure la faccia tosta di costruire i ponti sulle catastrofi. Il ponte sulla frana di Messina!!

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