Salernitana: Cittadella ultima spiaggia

 Maurizio Grillo

Non si placano le polemiche sull’attuale momento della Salernitana, che stanno finendo per avvelenare un ambiente già demoralizzato dall’ultimo posto in classifica e dalla prospettiva non rosea di vedere il campionato finito dopo sole poche giornate. Le critiche piovute addosso alla squadra, ma soprattutto alla società sicuramente hanno avuto l’effetto di cercare di muovere una pozza d’acqua stagnante, anche se in molti casi si è andati oltre il consentito, finendo con creare un clima teso, quasi da inquisizione che sicuramente non fa bene a nessuno, ma che soprattutto rende tutto più difficile ai fini di un rilancio in classifica, e non solo, della squadra. Pertanto perseverare in tale atteggiamento sembra molto pernicioso, non tifare per la propria squadra significa avvantaggiare l’avversario e permettere ad arbitri, tra l’altro altamente mediocri, di fare i protagonisti in uno stadio che, in un passato recente, incuteva loro rispetto già al momento della designazione. La contestazione va fatta ma lontana dallo stadio e dopo aver contribuito a spingere i propri beniamini alla vittoria. Per quanto attiene l’aspetto tecnico, mister Cari deve fare i conti con un’infermeria che diventa sempre più piena, infatti anche capitan Fusco ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari, dopo l’infortunio di sabato a Cesena, andando a fare compagnia, quindi, ai vari Peccarisi, Merino, Brunetti, Ferraro, Montervino e Galasso, mentre Soddimo, per fortuna, sembra sulla via dell’avvenuta guarigione, tanto che potrebbe aggregarsi al resto della squadra. Con questa non idilliaca situazione, il tecnico di Ciampino si vede ancora costretto a schierare una difesa d’emergenza anche contro il Cittadella, squadra che in questo momento gira a mille ed ha nell’attacco la sua arma micidiale, ragion per cui sono legittime le preoccupazioni per domenica sera. Un altro aspetto che va sottolineato, visto che dopo otto partite è possibile fare un mini bilancio, è l’assetto tattico da adottare già a partire dalla gara contro la compagine di mister Foscarini, in pratica il 4 2 3 1 non sembra adatto alle caratteristiche della rosa granata, o almeno in questo periodo di crisi non rappresenta la soluzione tattica più redditizia, del resto la classifica ne è la prova lampante. Se la difesa è la più battuta, ma quando le cose vanno male è il reparto che più risente del momento negativo, quello che preoccupa di più è l’attacco che detiene un palmares tra i più negativi di tutte le categorie, solo due reti, di cui  una addirittura su calcio di rigore, che evidenzia la necessità di evitare l’unica punta e giocare con il doppio attaccante. Se è vero che si è fermato Ferraro, è altrettanto vero che Fava ha recuperato quasi completamente il suo ritardo di preparazione, ragion per cui può dare all’attacco granata quell’incisività che il solo Caputo, e non certamente per sua esclusiva colpa, non ha saputo dare, senza goals non si vincono certamente le partite. Sarà, dunque, una settimana di grande lavoro per il trainer granata ed i suoi ragazzi, ciccare anche contro il Cittadella significherebbe complicarsi notevolmente la vita ed aprire una crisi che diventerebbe quasi irreversibile, non solo per la classifica ma anche per il morale, ecco perché non sono ammesse deroghe serve solo ed esclusivamente una vittoria netta e rigeneratrice, tutto il resto è pura retorica.