Il Grande Giulio e la Formazione

  Alfredo Salati

 A Napoli, “Questione meridionale, questione nazionale”.Il convegno è stato di quelli che potrebbero essere considerati di svolta nella politica del Mezzogiorno se è vero come è vero che il gruppo  più numeroso in Europa ha deciso di scendere nell’agone per confrontarsi e per cercare di costruire una nuova politica meridionalistica. Idee vecchie e nuove tutte insieme miranti ad  obbiettivi concreti . Indubbiamente,non potendo per motivi di spazio enunciarle singolarmente, quelle Trementine sostanziano la sintesi di tutti i numerosi interventi. Partendo dal presupposto che il Mezzogiorno è il maggior fornitore di risorse umane, sia il grande Giulio che altri,come Calabrò, concordano che questo capitale umano debba essere maggiormente tutelato e valorizzato. Tremonti cita il CNR come laboratorio principale per raggiungere tale scopo. Il CNR – dice Tremonti – ha disperso enormi risorse in ricerche i cui esiti non sono stati registrati. Presso questo Istituto esiste un patrimonio umano e di formazione che potrebbe meglio di ogni altro fare sistema con il tessuto economico e portare dei risultati positivi a vantaggio di tutti. I capitali ci sono – primi tra tutti i fondi europei che se fossero concentrati in questa struttura,dove già esistono progetti studiati ed elaborati, si eviterebbe anche la dispersione in rivoli che non portano niente. E’ palese che una collaborazione con le università, potrebbe creare dei centri di eccellenza e sele-zionare già prima della loro dispersione all’estero risorse giovani  e dare entusiasmo e vitalità a quei giovani che vorrebbero dedicarsi alla ricerca in Italia (e che ora espatriano o vanno al Nord). Credo che questa sia una idea rivoluzionaria e che a questa idea vada affiancata un’altra spinta che porti al miglioramento della preparazione e della formazione dei giovani già prima dell’università. Bisogna,infatti, ricostruire quei centri che un tempo erano l’orgoglio del sud e che sfornavano il fior fiore della classe dirigente del Sud. Abbiamo per troppo tempo avvilito i nostri licei e le nostre scuole private: Ricordiamoci cosa erano diventati i collegi religiosi quali la Badia di Cava , istituti come gli Scolopi e i Salesiani. Bisogna fare qualche approfondimento su questo, ma è evidente che queste scuole da cui non uscivano solo cattolici allineati hanno lasciato un grande vuoto.