Cava de’ Tirreni: verso il congresso nazionale

  Verso l’appuntamento tanto atteso dal centro-sinistra. Il Congresso Nazionale del Pd, che vedrà il leader d’una delicata stagione del centro-sinistra nel nostro Paese, trainare una coalizione sfasciata. Ieri, l’intervento di Bersani a Salerno, nella stracolma sala del Grand Hotel, per un appuntamento preelettorale. I chiamati della prima ora c’eran davvero tutti. Insieme a quelli dell’ultima. Vale a dire a coloro che, prima dell’ascesa berlusconiana, s’erano ricoverati sotto l’ex ala prodiana. In un Paese che ancora stenta a decollare, in un’Europa sempre maggiormente all’avanguardia, tra un’assediante crisi economica, che viene da lontano, il gossip mediatico berlusconiano. Una telecamera fissa, nella vita del premier, come se fosse questa a dover reggere le sorti del Paese. Tra i recenti attriti tra il ministro Carfagna ed il presidente provinciale Cirielli. Dove sia finita la politica, si  chiede priù di qaulcuno che, scevro dalle maglie nostalgiche della Prima Repubblica, spera in  un cambio non più di casacca, ma di mentalità. Di uomini, che, al di là di ogni steccato, possano davvero pensare al bene del Paese, senza che questo passi necessariamente per i propri scatti ambizionistici. E le proprie finanze da impinguare. Col sindaco di Cava de’ Tirreni, Luigi Gravagnuolo, abbiamo scambiato qualche idea a riguardo.1)Bersani, Franceschini, Marino, tre papabili ad una  segreteria nazionale collassata? Perchè collassata? Non la abbiamo ancora eletta ed è già collassata? Ma no. Sono in corso i congressi che si concluderanno l’11 ottobre, quindi ci sarà la verifica delle primarie il 25 ottobre. Poi il nuovo segretario nazionale formerà la sua segreteria. Un po’ di pazienza, per cortesia.   2)Il candidato giusto, al momento giusto, chi dei tre potrebbe risollevare le sorti del centro-sinistra? Per me Bersani, per il quale voterò. Tuttavia rinvengo nelle posizioni di Franceschini e dello stesso Marino tanti spunti condivisibili. Insomma la mozione Bersani, al di là dei numeri, farà bene a guardarsi dalla boria dell’autosufficienza, per aprirsi invece al contributo di tutti. 3)Il centro-destra, pare che stia perdendo colpi a livello provinciale. La querelle Carfagna-Cirielli era inevitabile? Non lo so, non sono affari miei, salvo che per le ripercussioni che tale scontro può avere sull’azione amministrativa della Provincia. Io, come tutti i Sindaci, ho bisogno di un’Amministrazione provinciale che funzioni, che dia risposte al mio territorio e che ne rispetti i legittimi rappresentanti. Di una Provincia-Partito non sento la necessità e spero che non ci sia questa volontà da parte di nessuno. 4) L’elettorato di centro-sinistra che fine ha fatto? E’ disorientato, senza una guida politica credibile e senza una visione compiuta e condivisa dell’Italia che vogliamo. Mi riferisco ovviamente all’Italia, non alla nostra provincia. Il congresso del PD servirà anche per cominciare a ricostruire il progetto e la classe dirigente di Centro Sinistra che potrà sostenerlo. 5)Esiste ancora la politica come missione per il bene del Paese? Io ci credo e cerco di testimoniarla ogni giorno. Mi è tuttavia anche chiaro che questa non e’ proprio la caratterizzazione prevalente tra quanti sono oggi impegnati in politica. 6)Crisi economica e tagli: la scuola vittima privilegiata! No, la scuola prima e più evidente vittima in ordine temporale. Temo che purtroppo la lista di attesa delle vittime designate sia molto affollata. 7)Cosa bolle in pentola per le regionali a Cava de’ Tirreni? Non se ne parla ancora, per lo meno tra noi del Centro Sinistra. 8) Recentemente l’amministrazione comunale cavese, sta subendo dei rimpasti di Giunta? No, ma non sono esclusi. Al rientro dalle ferie ho richiamato tutti gli assessori alla concentrazione sul lavoro, all’impegno, alla serietà. Dopo un primo sussulto, vedo che sta tornando lo spirito effimero della ricerca della visibilità mediatica unita all’approssimazione sul lavoro. Se continua così ,non mancherò di assumermi le mie responsabilità.