Salerno: la preside Saponiero, nuovo dirigente dell’Itis Focaccia

Cambio della guardia all’Itis Focaccia di Salerno. Dopo il decesso dell’ing. Donato Menotti a maggio, una breve reggenza del preside dell’Istituto Galilei, Nicola Annunziata. Oggi, primo giorno di scuola, non per gli allievi: la leadership direttiva a Maria Saponiero. Proveniente dall’Istituto Virgilio di Mercato San Severino, docente di lettere classiche, la Saponiero ha incontrato i docenti nel tradizionale collegio iniziale. Grinta ed equilibrio, nel voler dirigere un’ istituzione vastissima, polo dell’informatica e non solo, articolata su vari plessi: Monticelli e Via Pio XI a Salerno, Baronissi. Oltre, ovviamente, alla sede centrale di Fuorni. Le sezioni di Via Vernieri, da ques’anno dislocate nei locali limitrofi al Teatro delle Arti. Non è mancato un ricordo di stima, da parte della dirigente, nei confonti di Menotti, uomo di grossa caratura professionale, che ha amato la scuola fino agli ultimi istanti della sua vita terrena. La sua eredità, raccolta dal personale, che in questi lunghi anni gli è stato accanto con affetto. La Saponiero è entrata subito nel merito dell’assetto scolastico, puntualizzando gli obiettivi della sua dirigenza. Reggere la scuola nell’interesse della scolaresca, strutturando un’offerta formativa che attarverso i contenuti curriculari, in primis privilegi la crescita globale dell’uomo e del cittadino. Passando per quei principi di legalità, solidarietà, educazione alla salute, basilari per uno sviluppo armonico. Il tutto, non bypassando le relazioni proficue e costruttive con tutti gli operatori dell’istruzione, all’interno dell’Itis, nonchè con le famiglie degli allievi ed i partners istituzionali. ” In tempi critici, come quelli attuali nei quali versiamo- ha dichiarato la Saponiero- urge una formazione che prenda in carico i reali problemi giovanili, per strutturare personalità in cui il disagio sia tenuto lontano. L’anno inizia non sotto i migliori auspici, per il personale scolastico ed Ata, che vive la spada di Damocle del licenziamento. Un precariato che affanna nel nostro Paese e che gli ulteriori tagli governativi registrano ulteriormente in ginocchio. L’allarme, che da più parti si solleva, per un autunno caldo sotto ogni aspetto, non sorvola la scuola. Ma noi continueremo a svolgere con professionalità il ruolo che ci compete, incarnando le problematiche giovanili, sì da poter reggere sempre un insegnamento interattivo, imperniato sull’allievo, baricentro del processo culturale.”