Regione: Scuola in Campania, è emergenza sociale

 “Sei mesi fa il Governo ha ignorato i nostri appelli, tutte le nostre richieste di incontro volte a scongiurare il peggio sono cadute nel nulla, le proteste di questi giorni sono la diretta conseguenza delle scelte dell’esecutivo nazionale. Noi abbiamo messo sul tavolo una serie di soluzioni, se il Governo avesse utilizzato meglio la disponibilità istituzionale e finanziaria offerta dalla Regione Campania, oggi avremmo un numero maggiore di insegnanti con un contratto di lavoro”. Così l’assessore regionale all’Istruzione della Regione Campania Corrado Gabriele, che interviene nella polemica legata alle proteste degli insegnanti precari, in Campania sono 8200 gli insegnanti che quest’anno non torneranno tra i banchi, a questi, bisogna sommare la mobilità forzata per diverse migliaia di insegnanti che faranno meno ore in attesa di una cattedra che forse non arriverà mai. “Credo che il Ministro Gelmini abbia il dovere di fornire una risposta chiara agli insegnanti che in quest ore protestano in Campania –regione maggiormente colpita dai tagli- ed in tutte le altre regioni italiane. O si interviene subito, oppure si sdogana la più colossale cartolarizzazione di cervelli mai avvenuta in Italia a favore degli istituti scolastici privati, che sono i soggetti che maggiormente beneficiano delle politiche di questo Governo, che promette e puntualmente non mantiene. Ricordiamo tutti la prima visita in Campania del neo ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini in un liceo di Scampia, una blitz improvviso, in quella sede, dinanzi all’intera platea scolastica del Galileo Ferraris il ministro prese l’impegno di garantire a tutti i ragazzi di Scampia e Secondigliano l’ampliamento del tempo scuola, ebbene, nulla di quanto promesso è mai avvenuto, anzi sono state tagliate ore di scuole ed insegnanti sull’intero territorio regionale”. “Infine, ribadiamo l’impegno già assunto nel 2008 attraverso l’accordo sottoscritto con il governo Prodi a cui si sono aggiunti ulteriori 10 milioni di euro per consentire a 500 insegnanti precari di lavorare anche quest’anno”.