Silenzio…è italiano!

di Francesco Storace

Per carità, la violenza che sembra aver preso di mira gli omosessuali da un po’ di tempo a questa parte è grave e non ci deve essere alcun dubbio nel condannarla. Anche se è un po’ curioso che improvvisamente tutti assieme, appassionatamente, si apprestino ad una marcia unitaria, non si sa bene contro chi visto che dalla parte di chi mena non c’è nessuno a manifestare.Ma succede. Una marcia che metterà insieme anche chi sfila contro i razzismi, non si sa mai dovessero servire un po’ di stranieri a infoltire il corteo. Tutto giusto, anche qui, come si fa a non censurare come deve fare qualunque persona civile la violenza contro l’altro? Però, una cosa la pretendiamo. Che cessi questo indecente silenzio che riguarda le persone – come si dice, normali… – per le quali sembra sia sufficiente un titolo in cronaca ogni qualvolta subiscono una violenza e tutto finisce lì. No, non va bene. Ieri sera siamo stati davanti ai tg nazionali di massimo ascolto, siamo stati incollati alle agenzie di stampa, ma di un barista romano che, nel quartiere della Magliana a Roma, ha salvato una minorenne dal tentativo di violenza sessuale da parte di un delinquente romeno, e che per questo è finito accoltellato all’ospedale, non siamo riusciti a sentire nemmeno una parola. Ho molto apprezzato le parole di solidarietà spese dal sindaco della Capitale. Alemanno ha parlato di eroismo civile e ha anche voluto ringraziare i carabinieri per aver assicurato prontamente l’aggressore alla giustizia e ha auspicato una pena severa, visto l’andazzo che sembra aver preso certa magistratura buonista. Ma non una parola dai solitamente ciarlieri presidenti della Regione Lazio, Marrazzo, e della provincia di Roma, Zingaretti: temono di dover dire che è stato preso un delinquente non italiano? La vittima non merita la solidarietà delle istituzioni del territorio? Che vergogna. E poi, i telegiornali. Quel barista romano non merita neppure un titolo, una notizia, una parola. Ma si rendono conto di quanto male fanno all’Italia questi signori? Noi abbracciamo invece questo italiano del cui coraggio siamo fieri. E speriamo che quel delinquente che è stato acciuffato dai carabinieri resti un bel po’ in cella. Magari qualche ceffone glielo darà qualche carcerato…