Mercoledì 26 agosto, alle ore 21.30, in Largo S. Maria dei Barbuti, nel centro storico di Salerno, nell’ambito della XXIV edizione del Teatro dei Barbuti, la Compagnia Patrizio Tabacchini presenta: Antonella Elia e Mario Brancaccio in “24 dicembre”, per la regia di Ciro Villano. Ingresso 15 euro. L’esilarante commedia racconta la storia di un uomo che caduto in uno stato catatonico si risveglia dopo 16 anni, la sera della vigilia di Natale. Siamo alle porte del nuovo millennio. C’è grande inquietudine per l’arrivo dell’anno 2000. In 16 anni molte cose sono cambiate. In una realtà completamente mutata, la famiglia, gli amici, e la compagna del redivivo, cercano di costruirgli  intorno una campana di menzogne che lo protegga da shock troppo violenti che lo farebbero ricadere nello stato di quiescenza. La rinascita diventa però dramma esistenziale quando l’uomo si accorge  che il suo  ritorno rappresenta una minaccia  per il microcosmo che lo circonda.

E’ in pericolo un sistema in equilibrio, retto, in perfetta armonia, proprio da quella assenza. Qui la tragedia in chiave comica viene rappresentata  in un climax di gag e colpi di scena, pur rimanendo fedele al tema della condizione di chi non può e forse non vuole vivere la propria realtà. “24 Dicembre” è il dramma esistenziale, cucito sotto la veste della pièce comica, di un uomo e dei suoi angeli custodi, raccontando, in un clima di gag e colpi di scena, le condizioni di chi non può e non vuole vivere la propria realtà. In scena a dare corpo e voce alla pièce: Antonella Elia, Mario Brancaccio, Maria Basile, con Rosario Giglio, Antonio Izzo, Carlo Puzio, Lucio Pierro e Patrizio Savino. Le scene sono state affidate a Max Comune,  i costumi sono di Francesca Scudiero, il disegno luci è di Peppe Sabatino. Due protagonisti, Antonella Elia e Mario Brancaccio, che insieme assicurano risate e buon gusto per uno spettacolo tutto da vedere. Con questo spettacolo, già rappresentato nei maggiori teatri, la collaudata coppia di attori sta girando l’Italia ed approdo ora per la prima volta al Teatro dei Barbuti.