Oculistica: corpi mobili vitreali, sintomatologia fastidiosa

 Dott.Prof. Vincenzo Pagliara

Le miodesopsie o corpi mobili vitreali, dette comunemente “ mosche volanti “, sono dei disturbi visivi caratterizzati dalla sensazione di oscuramento circoscritto del campo visivo, come se corpi mobili di diverse forme si interponessero  tra l’occhio e l’oggetto guardato. La sensazione avvertita  è quella di vedere oggetti di varia conformazione e tipo che fluttuano davanti all’occhio e che sfuggono quando si cerca di fissarli. Le mosche volanti possono presentarsi  sotto svariate forme ( anelli, linee, ragnatele, punti) o in modo ancora diverso. Sono più evidenti quando lo sguardo viene rivolto verso superfici chiare e luminose come le pareti bianche di una stanza o verso il cielo azzurro. Sono dovute al deterioramento del corpo vitreo, alla presenza in esso di proteine denaturate.Attualmente le alterazioni vitreali rappresentano un problema clinico di progressiva diffusione, L’aumento dell’età, la miopia,le alterazioni alimentari o digestive, gli agenti inquinanti sia atmosferici che luminosi ( che determinano la formazione di fenomeni ossidativi da radicali liberi ), gli aumentati interventi chirurgici oculari sono tutti fattori che contribuiscono ad indurre tali problematiche. Tutto ciò rende il corpo vitreo progressivamente disomogeneo, rarefatto, liquefatto, con sintomi e segni clinici di grande fastidio per il paziente e di costante discomfort. Ciò spesso influisce sulla sfera emotiva del paziente, con una attribuzione di importanza spesso superiore all’entità della patologia,Vista la multi fattorialità dell’eziologia ( cause ), è sicuramente importante tranquillizzare il paziente e realizzare un intervento mirati a ricostituire la composizione del corpo vitreo ( acqua, sali minerali, aminoacidi e vitamine ) ed a inibire la degradazione del collagene ( l’impalcatura ) vitreale. Per meglio comprendere il fenomeno è necessaria qualche nozione di anatomia e fisiologia.Il corpo vitreo è un tessuto connettivo trasparente a struttura gelatinosa, incolore, non vascolarizzato né innervato, che da solo occupa i due terzi del volume oculare, contribuendo alla forma ed alla consistenza del bulbo. Il gel vitreale è costituito per il 99% da acqua e per il restante 1% da varie sostanze che ne costituiscono l’impalcatura. Il vitreo è costituito essenzialmente da quattro componenti: fibre collagene, cellule, mucopolisaccaridi ed altre proteine. All’interno della componente  acquosa sono reperibili numerosi elettroliti come sodio, potassio, cloruri e bicarbonato.La viscosità gelatinosa del vitreo ha la funzione di ammortizzare gli urti al globo oculare e la sua trasparenza è importante per una buona visione. La patologia vitreale più frequente è dovuta a fenomeni degenerativi  strettamente legati all’età, causa un fisiologico invecchiamenti del corpo vitreo. Dopo i 40-50 anni tali segni diventano più evidenti, mentre sono anticipati di circa dici anni nei pazienti con una miopia superiore alle tre diottrie, e si estrinsecano attraverso fluidificazioni del gel, opacizzazioni circoscritte , coartazioni, fino al distacco posteriore del vitreo. La degenerazione del vitreo comincia con la fluidificazione, detta “ sinchisi “,, con la formazione delle cosiddette “ lacune vitreali “, cavità vuote nel vitreo. La seconda fase è rappresentata dalla  “sineresi “, termine che indica la formazione di fibre isolate liberamente fluttuanti. Le fibrille collagene che delimitavano le lacune si spezzano e formano filamenti che fluttuano all’interno delle stesse lacune,  assumendo forme sempre diverse, descritte dal paziente come “ mosche volanti “ o ragnatele ( corpi mobili vitreali o miodesopsie ). Queste sono percepite meglio in condizioni di forte luminosità, guardando una superficie bianca: si manifestano in modo lento e progressivo e la loro percezione è dovuta all’ombra che proiettano sulla retina. Qualche volta si ha anche la visione di   “ “ fosfeni “ ( flash luminosi ), dovute alla trazione di alcune fibrille vitreali sulla retina. La coartazione vitreale per contrazione del gel vitreale  porta alla perdita delle aderenze vitreo retiniche fino alla comparsa del distacco posteriore di vitreo, presente nel 6% della popolazione tra 45 e 65 anni per aumentare fino al 65% tra 65 e 85 anni. È più frequente nei miopi oltre le tre diottrie e nei pazienti affetti da cataratta nucleare. Anche nei giovani si possono avere tali fenomeni, specie se in presenza di processi infiammatori dell’uvea o della corioretina, che modificano la struttura del gel vitreale. Il distacco posteriore di vitreo è caratterizzata dalla comparsa improvvisa, spesso  brutale, di anelli scuri che determinano notevole fastidio ed apprensione nei paziente, ed a volte possono associarsi patologie retiniche. I sintomi predittivi della rottura retinica conseguente a distacco posteriore del vitreo sono rappresentati dalla comparsa di fosfeni ( bagliori spontanei )  associati a corpi mobili vitreali multipli. La disidratazione del gel vitreale è certamente un fattore favorente tali patologie a carico del corpo vitreo,  che infatti sono molto più frequenti nei mesi  caldi ed è maggiore nei pazienti che tendono ad assumere una scarsa quantità di liquidi, così come in pazienti in terapia con farmaci antipertensivi diuretici. Recentemente si è scoperto che nel vitreo vi sono degli enzimi ( metalloproteinasi)che attaccano la componente fibrillare del vitro, a causa della  diminuzione degli enzimi protettivi dovuti all’età o alla miopia. Pertanto, per la prevenzione della patologie vitreali, risulta giustificata l’integrazione dietetica con alimenti ricchi di sostanze che agiscono per proteggere il vitreo, o anche dei principali costituenti la matrice vitreale: dalla semplice acqua, ai sali di potassio, all’acido ascorbico (Vitamina C ).I consigli per i paziento sono i seguenti: utilizzare costantemente lenti correttive, se indicate; ridurre i contrasti luminosi con lenti filtranti; osservare un breve periodo di riposo, soprattutto l’insorgenza delle miodesopsie è stata improvvisa; ridurre al minimo i movimenti oculari; bere acqua in abbondanza; integrare la propria alimentazione con opportuni nutrienti. I farmaci più utilizzati per queste patologie sono in forma di compresse tradizionali , effervescenti o bustine. I componenti più frequenti sono: Magnesio e Potassio: sono minerali che contribuiscono a mantenere l’equilibrio idrico nei tessuti; Calcio, Collagene, Condroitinsolfato  e Acido Ialuronico, Glucosamina solfato, Bromelina e Leucocianidine:  per proteggere le fibrille collagene del corpo vitreo; Aminoacidi come lisina, arginino e carnitina, che contribuiscono alla formazione del collagene; Vitamina E, antiossidante e vitamine del gruppo B, importanti cofattori in tutte le reazioni metaboliche; Ginseng e Guaranà, che elevano la soglia di resistenza dei tessuti all’azione di agenti nocivi esterni. Esistono quindi alcuni farmaci specifici per questi fastidiosi problemi, e la loro assunzione  contribuisce a migliorare il metabolismi cellulare, a mantenere la fisiologica composizione dei tessuti ed ad aumentare le difese del corpo vitreo, grazie al reintegro di liquidi e micronutrienti. Sembra anche che possano aiutare a prevenire i distacchi di vitreo. In conclusione, in caso di “ mosche volanti “ ed altri problemi visivi simili, è importante una visita medica oculistica con esame del fondo oculare, soprattutto se si è miopi o ipertesi, per prevenire o quantomeno rallentare evoluzioni o complicanze ben più gravi con la terapia specifica.

 

                                                                                                        

9 pensieri su “Oculistica: corpi mobili vitreali, sintomatologia fastidiosa

  1. Vorrei sapere in particolare i prodotti ( una terapia particolareggiata se possibile ) che devo usare soffrendo pure io di mosche volanti.
    Grazie e complimenti per l’ articolo

  2. Gentile Sig. Alberto, innanzitutto la ringrazio per i complimenti.
    Di solito nei miei articoli di oculistica preferisco indicare i principi attivi dei vari farmaci, per non pubblicizzare un nome commerciale piuttosto che un altro. Nel suo caso, considerata la richiesta specifica, farò un’eccezione. Da quanto mi scrive, ritengo che la terapia più indicata nel suo caso sia di una compressa al giorno per due mesi di Vitreoxigen cpr. effervescenti oppure di Vitreoclar crono cpr.da deglutire. In entrambi casi consiglio di assumerle con abbondante acqua ( anche 1/2 litro per le effervescenti) e di bere circa due litri d’acqua al giorno, specialmente nei mesi caldi, per reidratare il corpo vitreo.Inoltre può trarre giovamento anche dall’utilizzo di lenti antiriflesso fotocromatiche (se ha problemi di vista) o di occhiali da sole.Piano piano, lentamente, vedrà che le fastidiose mosche volanti inizieranno a ridursi fino a scomparire.Nel caso dovesse residuarne qualcuna, le consiglio di non farci caso più di tanto, senza soffermarsi eccessivamente sul problema. Qualora non vi fossero i miglioramenti suddetti, sarà necessaria una visita oculistica approfondita (con esame del fondo oculare,analisi visiva, ecc.). La saluto cordialmente. Vincenzo Pagliara

  3. Grazie davvero a nome di tutti quelli che vivono questo fastidiosissimo problema. ho cercato più volte,nel web,qualche informazione precisa..e direi confortante..e qui l’ho trovata.
    Convivo ormai da tempo con queste pagliuzze che si intromettono puntualmente nei campi visivi..spesso creando stati di ansia e nervosismo..
    Ricordo che la prima volta che ne sentii parlare,fu in un film di Carlo Vrdone..non ricordo il titolo.. era una scena in cui,seduti sul letto,Carlo Verdone e l ‘attrice con lui,entrambi quarantenni,invece di copulare iniziano a raccontarsi patologie e problematiche varie,che affliggono la loro generazione…e accennavano a questo problema chiamandolo “PIOGGIA….” e qualcosa altro che non ricordo…
    Insomma,si evince che nemmeno la mia memoria,oltre ad altre cose,risulta fresca…
    Un saluto e ancora grazie..e perdonate se mi sono prolungato…sono un musicista..e in quanto tale la mia creatività mi porta spesso alla logorrea!
    Antonio

  4. mi chiamo roberto e vorei sapere una descrizione io altualmente e da sempre faccio il saldatore o sempre occhi rossi e lacrimanti e disera e come avessi piedre dentro gli occhi e pericoloso lavorare col la malattia corpi mobili vitreali vorrei una risposta per sapere se posso continuare o smettere grazzie

  5. buongiorno, ho trovato molto chiaro l’articolo da lei trattato, ma vorrei chiederle se è normanle nel post operatorio pe vitrectomia con sostituzione dle cristallino, che ci sia la sineresi vitreale?
    grazie in anticipo.

  6. Buona sera,
    mi chiamo Maria e ho quarant’anni. Ho iniziato a vedere da circa un mese delle fluttuazioni vitreali nell’occhio destro (sono miope, mi mancano circa 2 diottrie): ho fatto subito una visita approfondita dall’oculista che mi ha rassicurata dicendo che è un fattore comune, ma non sono tranquilla
    Nel 2008 sono stata operata di retinoschisi con vitrectomia (la retina va bene, peccato che mi si è formato un leucoma corneale che mi impedisce una buona visione) e quindi sono preoccupatissima per l’occhio sano.
    Si accettano consigli o suggerimenti. grazie

  7. Buona sera
    Mi chiamo Angelo e ho 34 anni da alcuni mesi ho incominciato a vedere offuscato nell’occhio sinistro, sono miope mi mancano nell’occhio sinistro 5 idiottrie e nel destro 4,50 in una visita recente mi hanno diagnosticato una sinoresi vitriale all’occhio destro e un foro retinico trattato subito con argon laser il problema è che mentre nell’occhio trattato vedo bene nell’occhio sinistro ho una patina che mi impedisce di mettere a fuoco le immagini, nell’occhio sinistro da un pò mi manca la lacrimazione con conseguente occhio secco, mi è stato consigliato il vitreoclar crono ma senza esito. Nella ricetta il medico scrive: pupilla e riflessi regolari, cristallino in scala e trasparente, retina in piano, Le sarei grato mi aiutasse a capire e cosa mi consiglia di fare per migliorare la mia situazione.
    Grazie in anticipo

  8. buongiorno io ho fatto una visita oculistica 2 mesi fa e mi hanno detto che ho disomogeneità vitreali ultimamente si è associato un fastidio dietro l occhio ho come la sensazione che ci sia qualcosa che mi da tensione all’occhio piò essere associato e se si cosa posso fare per allentare questa tensione GRAZIE

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