Amarcord, 4 Rete tv

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Ogni cosa ha il suo tempo. Ricorda il Qoelet. Un tempo per arare ed uno per raccogliere. Uno per tacere ed uno per parlare! Già da tempo i lettori ci chiedono con insistenza che fine nobile abbia subito 4 Rete tv, le cui vicende, intrecciate a quelle della cittadina metelliana, che diede i natali all’emittente. Poi traslocata a Salerno, dal nuovo acquirente, avv. Leonardo Calabrese. Fin qui, trita e ritrita la tiritera mediatica, alla disperata ricerca di un degno rilancio, come da sempre promesso dall’imprenditore. Che con c’è stato per svariati motivi. Tra i quali, determinante, quello dei pregressi dipendenti cavesi. Anelanti nel riappropriarsi della struttura, messa all’asta. Tra i due litiganti…il terzo ha goduto. Già da tempo, il marciapiedi metropolitano, spifferava che la Lira Tv avrebbe assorbito anche 4 Rete. E così è stato. In parte. In quanto al momento, al posto del logo 4 Rete, esiste Telereporter, quindi non son state fuse le due realtà. Vendute all’asta le 4 unità contrattualizzate nella pregressa struttura, come bestiame al macello; mortificando lavoro e dedizione. Non per ricoprire celebrità e fasti. Ma per servire l’informazione. Attualmente, soltanto la collega Anna Sarno, in prova, dopo anni di giornalismo televisivo, tenuta in vita nell’emittente retta da Raffaele Budetti. Il direttore Aldo Biacnhini, ” ex abrupto” licenziato, dopo essere stato invitato ad andare in ferie. Scomodo. Si sapeva che la verità non fa mai gola. Specialmente quando non ha colore politico. Bianchini, dopo un ventennio di grande abnegazione alla notizia, messo in panchina. Prima venduto e poi licenziato. Neanche al mercato deegli schiavi avveniva ciò. Mortificando ogni sorta di professionalità e di esperienza. Per lui, nessun spazio a Lira Tv. La motivazione addotta, goal della decisione già nell’aria. Il tecnico, di grande perizia informatica e capace di gestire da solo la regia di una tv, in attesa della befana assuntiva. In quanto alla sottoscritta, per 7 anni caporedattore, contratto scaduto, senza troppi fronzoli, out. Questo il punto d’una situazione che per anni ci ha visti protagonisti del piccolo schermo, in un discorso d’opinione, che tanti telespettatori hanno condiviso, partecipando attivamente con le dirette telefoniche. Oggi 4 Rete tv non c’è più. Nè ci sarà più. Al suo posto, il digitale con le sue pretese. Lo staff giornalistico, che per anni è andato avanti anche senza registratori in dei momenti, rimanendo a coprire mansioni e ruoli acrobatici, non ha spazio nell’informazione di Lira. Il direttore Bianchini, che ha reso flessibile il palinsesto di 4 Rete per anni, convertendolo alle esigenze delle fatiscenti strutture e delle richieste dell’utenza, deve rimanerne fuori. Per lui, lo schermo di Lira non ha opportunità d’ospitarlo! Gravosa la sua presenza dinanzi all’informazione patinata ed omologata. Ma non avendo alcuna remora nel continuare ad essere giornalisti, non avendo mai seguito il mercato delle vacche grasse, continueremo la nostra professione. Chiedendoci come possa vendersi all’asta un bene, corredato di “accessori” e poi sbarazzarsene senza colpo ferire! Ed ancora, se tale intenzione così chiara, perchè usare schermi formali! Acquistare qualcosa, con annessi e connessi, comporta anche stringere i denti, se tale la conditio sine qua non. Di nuovo le vie legali, alle quali adire per far trionfare la giustizia. Quella che a volte sonnecchia nel nostro Paese, che spintona i meno furbi, ma che qualche volta, riesce etiam Dio anche a trionfare! Intanto, dalle colonne di tale quotidiano, abbiamo creduto che fosse doveroso informare sulla scomparsa di uno strumento mediatico che in città e provincia, ha segnato anni d’opinionismo e non di velinature!

27 pensieri su “Amarcord, 4 Rete tv

  1. Un pò per le ferie, un pò perchè la notizia ha un suo notevole spessore tale da non far compromettere alcuno tra gli ascari e corifei contigui al potere di passaggio.
    Aldo Bianchini merita tutta la solidarietà, umana e professionale, riservata ad un uomo integro che, altrettanto integralmente, svolge il suo lavoro con professionalità ed onestà intellettuale assoluta esercitando il sacrosanto diritto di critica nei confronti di tutti coloro che la critica la meritano a 360°.
    Ora non sono in grado di conoscere quale sarà l’immediato futuro professionale di Aldo ( che spero, laddove ve ne fossero le condizioni, possa far valere i suoi diritti nelle opportune sedi!!).
    Quello che auspico è che, come fatto fino ad ora, possa, semplicemente, continuare a svolgere il suo lavoro, con la libertà d’azione e di pensiero che lo ha sempre contraddistinto. Un “lusso” che, a quanto pare, pochi possono realmente concedersi senza finire nel tritacarne.
    Un caro abbraccio ad Aldo ed un invito a non mollare ( superfluo ma proveniente dal più profondo del cuore!!!).
    Carmine Erra

  2. Nessuno spazio per Bianchini, non che non ci sia spazio sulle frequenze delle due reti televisive di Budetti. Questo aspetto va chiarito subito, perchè è qui che si annida l’occulta operazione di chi ha realmente inteso far fuori Bianchini dall’informazione televisiva salernitana. E la stessa informazione televisiva come reagisce: facendo finta di nulla perchè probabilmente Bianchini è un problema per tutti. Allora giù la maschera dietro la quale si celano i tanti pseudo imprenditori televisivi di Salerno. Passi per Budetti, ma pensare che Telecolore, Tv Oggi, Telediocesi, Quarto Canale, Telenuova e Telesalerno non abbiano mosso un dito è a dir poco scandaloso.

  3. Non sono mai stato un convinto fans di Bianchini, ma nella fascia pomeridiana delle notizie il suo volto e la sua voce libera mancano in maniera netta e inequivocabile. Evidentemente in questa Città le battaglie di civiltà e di libertà non pagano. Però a conti fatti Bianchini, da solo, è stato capace di resistere sulla breccia per tantissimi anni. Onore a Lui.

  4. Ho avuto modo di conoscere Bianchini ad un convegno a Mercato S.S. (organizzato nell’ambito della Fiera 4/A) in cui svolse una relazione sull’informazione alla presenza dell’allora ministro Gasparri. Condivisi perfettamente il suo intervento. Ma il ministro e il presidente dell’ordine dei giornalisti di Napoli gli diedero addosso, eppure aveva detto sacrosante verità. Paga forse per questa sua intransigenza? Spero di no, altrimenti davvero dovremmo tutti cambiar pagina.

  5. Apprezzo molto il silenzio in cui si è chiuso Bianchini dopo gli incresciosi fatti di Quarta Rete e l’acquisto da parte di Budetti in sede fallimentare. Quella di Bianchini si chiama coerenza, e non è da tutti; eppure ha uno strumento come questo giornale per poter parlare e dire la sua.

  6. Evidentemente il prezzo di Bianchini è molto alto, non in termini economici ma in quelli di chiarezza e libertà. Gli editori televisivi salernitani razzolano nel sottobosco delle piccole amicizie e delle non laute prebende; editori puri che possano far valere lo strumento dell’informazione non ce ne sono. E Bianchini resta inesorabilmente fuori.

  7. Non so come andrà a finire il caso Bianchini. Di certo dovrebbe avere una giusta prosecuzione in Tribu8nale se, come è stato detto, l’asta fallimentare prevedeva anche il trasferimento dei contratti di lavoro in essere. Budetti può accampare tutte le scuse che vuole ma deve dar conto al Giudice del suo comportamento, anche perchè il silenzio di Bianchini sul piano strettamente legale (oltre che di civiltà) è un valore aggiunto per la stessa causa di Bianchini.

  8. Ho seguito spesso il “Dentro la notizia” di Bianchini, tante volte non ho condiviso la sua esposizione dei fatti narrati, ma devo ammettere che un simile programma non può essere ignorato da nessuno.

  9. Insomma adesso siamo di fronte al momento della verità. Delle due l’una; o tantissimi telespettatori erano rimbambiti a seguire il programma di Bianchini o tutti gli editori televisivi di Salerno non sanno cos’è l’informazione.

  10. Seguo Bianchini fin da quando sulle frequenze di TV Oggi portava avanti un programma domenicale dal titolo “Competition”. Un vero peccato apprendere del suo siluramento mentre sui video locali impazzano galline spennacchiate e galletti amburghesi.

  11. Possibile che con due televisioni a disposizione e quindi con 48 ore di programmazione quotidiana, Budetti non abbia l’intelligenza di trovare uno spaqzio per Bianchini. Eppure lo stimavo come imprenditore elevisivo vero. Capisco che con la plebe politica che ci ritroviamo anche per Lui sarà facile il salto della quaglia quando il suo adorato De Luca cadrà, ma quì non è in ballo la quaglia ma la vera informazione.

  12. Ringrazio Bianchini per tutte le ore di verità che mi ha dato in tanti anni; spero di rivederlo presto in tv.

  13. Coime è bello rivedere, almeno in foto, quello studio televisivo da dove Bianchini per anni ha raccontato le vicende salernitane, e non solo. Uno studio semplice e accattivante insieme, fatto da mani non tecniche (si vede!!) ma con grande amore per il mestiere di giornalista. Ritengo che il panorama salernitano non possa prescindere da Bianchini.

  14. Avendo io fatto televisione per alcuni anni ho sempre potuto giudicare e apprezzare la volonta di Bianchini di andare sempre comunque avanti nonostante le difficoltà della struttura e i problemi relazionali che tale informazione comporta. Spero di rivederlo presto.

  15. Sono giovanissima ma l’unica persona adulta che spesso guardavo sulle tv locali era Bianchini.

  16. Sono la figlia di un noto magistrato tuttora operante nel distretto di Salerno con compiti dirigenziali. Spesso seguivo Bianchini nelle sue trasmissioni sulla magistratura. Ne ho parlato anche con mio padre ed anche lui mi ha sempre detto che in buona sostanza erano cose condivisibili. Ora faccio l’avvocato.

  17. La buona e vera informazione non paga mai e Bianchini ne è l’esempio lampante. Una domanda vorrei, però, porre agli editori televisivi salernitani: “Ma dove lo trovate uno come Bianchini che, a quanto ne so, ha lavorato per decenni a costo zero ?”.

  18. Quanto sta accadendo a Bianchini è la dimostrazione del basso livello del mondo dell’informazione salernitana; la colpa è solo e soltanto degli editori televisivi.

  19. Mi è piaciuto molto il commento di Carmine Erra anche se penso che quello che Lui auspica difficilmente si verificherà.

  20. Mi sono sempre chiesto come ha fatto un personaggio come Bianchini a superare tante difficoltà. Ora probabilmente si è stancato anch’egli.

  21. Quello che sta accadendo into9rno a Bianchini è la conferma che viviamo in una Città che non restituisce nulla e dimentica presto.

  22. TELEKABUL ha preso possesso dell’unica emittente libera salernitana.Aldo Bianchini e Rita Occidente Lupo,con i loro programmi hanno dato voce a chi non ne aveva,sono stati esempio di un giornalismo schietto e coinvolgente,nonostante i mezzi e le risorse economiche messi a disposizione fossero davvero esigue.

  23. Sembra incredibile come un giornalista sincero e in buona fede debba essere costretto al palo da decisioni9 editoriali fuori da ogni logica.

  24. NOn sono più tanto giovane. Non per questo seguo da sempre Bianchini nei suoi editoriali. E’ davvero una mancanza assurda la sua assenza dai teleschermi nostrani.

  25. Sono stranito. Non è concepibile una scelta cxosì castrante di Budetti. Davvero nessuno capisce granchè di televisione.

  26. Ok, tutto condivisibile. Ma negli amarcord e nei se non c’è futuro. Cosa possono fare coloro che hanno avuto spazio (come è accaduto spessimo a me emarginato altrove) per riprenderci una voce di libertà? Io comincerei a presentare una petizione da far giungere alla magistratura, al garante per l’editoria e chi più ne ha più ne metta e in secondo luogo, nel frattempo, creare una tv online da cui continuare a trasmettere la voce della libertà: Grazie. Un abbraccio ad Aldo e ai ragazzi.

  27. DA quando non è più in onda il programma pomeridiano di Bianchini la vera informazione di Salerno città non credo che esista;poi,come può un’emittente ospitare Bianchini,quando quest’ultima, la mattina nella rassegna stampa pilotata,gli articoli dei quotidiani contro il sindaco non si leggono.
    Mi vergogno di essere cittadino di questo feudo patinato salernitano.

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