Salerno: contro don Stanzione, lettera all'Arcivescovo Pierro

 Quando sei calunniato significa che stai lavorando bene…

don Marcello Stanzione

 In questi giorni sto preparando la missione popolare con i padri Agostiniani che a Settembre porteranno da me a Campagna (SA) le reliquie di santa Rita da Cascia, durante la missione sarà collocata una grande statua dell’apostolo Andrea in contrada sant’Andrea e poi una grande statua di san Pio sarà collocata anche all’ingresso  del cimitero di Campagna. E’ di imminente pubblicazione presso le edizioni Villadiseriane di Bergamo un mio libro che si intitola “ Come difendersi dal demonio” e a Settembre usciranno atri miei libri sul Curato D’Ars, sugli angeli presso le editrici Gribaudi, Segno, Art. Siccome sono prete da ormai 20 anni so sulla mia pelle che quando lavori per il regno di Dio ti devi sempre aspettare calunnie, tensioni e difficoltà. Un caro amico sacerdote mi ha telefonato dicendomi che alla sua posta elettronica in Curia di Salerno era arrivata indirizzata al mio Vescovo questa lettera che mi riguardava. Siccome presumo che tale lettera sia stata spedita ad altri uffici di Curia la rendo pubblica:

 Arcivescovo Metropolita e Primate della diocesi di 

SALERNO-CAMPAGNA-ACERNO 

p.c.: S.E. REV.MA MONS. MARCELLO SEMERARO 

Vescovo  della diocesi di  ALBANO ( ROMA )

Alla Cortese Attenzione, Rev.mo Monsignor Gerardo Pierro, mi chiamo Paolo Del Prete, abito a Roma ma da sempre mi sento parte della diocesi di Albano, dove ho iniziato sin da piccolo ad avvicinarmi al Signore svolgendo diverse attività, dal chierichetto al boy scout, dal lettore all’organista fino a ricoprire il ruolo di coordinatore di vari gruppi giovanili e sportivi. Tra le altre cose ho anche frequentato l’Istituto Interdiocesiano di Scienze Religiose e vari corsi e stage a carattere Teologico. Da anni svolgo professionalmente il ruolo di Musicista / Compositore ( musica moderna, dance e rock ) nonchè di DJ e Speaker radiofonico; questi ruoli mi hanno portato nel tempo a diventare abbastanza popolare soprattutto tra i giovani, e ad avere un certo ascendente su di loro, unitamente ad una certa credibilità dovuta anche e soprattutto ai miei succitati ruoli. Io ho approfittato di questa particolare e fortunata situazione per diffondere tra le masse giovanili, anche con articoli sui giornali, conferenze ecc., un messaggio controcorrente rispetto ai dogmi materialistici del mondo moderno, con particolare attenzione alla lotta al satanismo ( a tale proposito e anche riguardo tutte le altre mie attività potrà, se vorrà, farsi un’idea cercando”Paolo Del Prete” o “XenophiA” su Google o altro motore di ricerca su internet). Ed è proprio in funzione di tale mio ruolo che a febbraio 2007 vengo contattato da don Marcello Stanzione, Parroco di Santa Maria Nova a Campagna (Salerno) il quale mi ha proposto di preparargli una relazione riguardante i legami tra musica rock e satanismo che avrebbe allegato, purchè gli abbia consegnato il tutto entro i termini da lui descritti, ad un suo libro di prossima uscita. Prontamente realizzai l’opera( a richiesta posso inviare copia dei file) che lo stesso Stanzione giudicò ottima ed esauriente e alla quale mi pregò solo di aggiungere un ringraziamento ed un piccolo incensamento alla sua persona (!), cosa che comunque feci volentieri. Subito dopo mi commissionò un altro lavoro riguardante le ideologie politiche anti cattoliche succedutesi nell’ultimo secolo, lavoro anche questo prontamente consegnato e del quale, se volete, posso fornirVi copia dei file. Con Don Marcello ci siamo incontrati altre volte a Roma, dove è venuto abbastanza di frequente, e ogni volta mi dava per certa una data di uscita relativa il libro contro il satanismo che  veniva però puntualmente smentita la volta successiva e ad oggi non solo non ho avuto nessun pur minimo riscontro economico riguardo il lavoro fatto (tra l’altro il discorso economico non è stato mai toccato, per me bastava la soddisfazione professionale e soprattutto spirituale; se mai era Don Marcello che avrebbe potuto darmi un’….offerta!) ma dell’uscita del libro ancora non se ne parla. Ma la cosa che mi ha più colpito in Don Marcello era l’alto numero di libri da lui realizzati in poco tempo, cosa che gli ho fatto notare e che lui mi ha giustificato confidandomi letteralmente che lui i libri “li realizzava scopiazzando, prendendo notizie un po’ da internet, un po’ da vari altri autori e assemblando il tutto” (testuale!). Si può immaginare cosa ho provato quando pochi giorni fa ho trovato su internet un articolo a firma dello stesso Don Marcello Stanzione in cui si parlava dei legami del rock con le sette sataniche, articolo perlomeno “ispirato” al materiale che gli consegnai a suo tempo! Ho inviato subito un SmS a Don Marcello facendogli presente che ero molto dispiaciuto della situazione; la sua risposta è stata che  lui era un Sacerdote e non dovevo osare rivolgermi a lui così (?), che era sempre stato gentile con me e che mi aveva anche regalato dei libri, quindi avrei dovuto chiedergli scusa per tale affronto (??). Di nuovo ho risposto che avevo semplicemente detto la verità e che quindi non c’era nulla da farsi perdonare, e che comunque il fatto che lui sia stato gentile è del tutto normale, e che non era bello che mi rinfacciasse il regalo di alcuni libri che neanche avevo chiesto. Subito dopo Don Marcello ha provveduto a far cancellare i miei articoli ed il mio profilo, che lui stesso aveva voluto inserire tra i componenti dello staff dei “leader” della sua Milizia di San Michele Arcangelo, dal suo sito www.miliziadisanmichelearcangelo.org , forse ritenendomi colpevole del reato di “lesa maestà”…….. Perchè Vi ho raccontato tutto questo? Perchè molto probabilmente nei prossimi giorni intraprenderò diverse azioni legali nei confronti di Don Marcello Stanzione, anche perchè da tempo su vari giornali e su internet sono presenti alcune mie interviste nelle quali ho fatto cenno ai lavori su menzionati ed anche il solo fatto che ancora non siano usciti comincia a danneggiare la mia immagine professionale. Ma soprattutto perchè il Signore ci ha insegnato che bisogna sempre battersi per la Verità e per la Giustizia. Ed io, nel pieno rispetto delle sacrosante Gerarchie Ecclesiastiche, ho voluto cercare in tutta umiltà di concretizzare tale Messaggio.Mi scuso con Voi per averVi sottratto del tempo prezioso. RingraziandoVi per l’attenzione porgo i miei più Distinti Saluti. Dio Vi Benedica!!

Paolo Del Prete

 

 Innanzi tutto è stato Paolo Del Prete che si è iscritto all’associazione Milizia di san Michele a chiedermi di collaborare con me ed io gli risposi che siccome si qualificava come musicista di prepararmi degli scritti con riferimenti alla musica per due miei libri uno sul satanismo e l’altro sulle ideologie anticattoliche. E’ falso che io gli abbia chiesto di incensarmi- come dice lui- in questi articoli.  Diverse volte andando a Roma ci eravamo visti e io gli avevo portato in regalo tutti i miei libri man mano che erano stampati. Quando lui mi chiedeva come facessi a fare tanti libri ho sempre risposto a lui e a tutti che siccome io sono un divulgativo e leggo tantissimo ho sempre integrato i miei articoli con materiale preso da tante centinaia di fonti che ho sempre citato nella bibliografia. Quello che faccio io lo fanno  tutti gli scrittori. Quando Del Prete mi chiedeva quando sarebbe uscito il mio libro sul satanismo gli ho dato diverse date ma era quello che mi diceva la casa editrice. Chi lavora nel mondo dell’Editoria sa bene che quando firmi un contratto con gli editori l’uscita del libro è a loro discrezione e può uscire anche anni dopo,  se del Prete ha rilasciato interviste dicendo lui delle date è stato lui imprudente.  Siccome sono un uomo affettuoso avevo addirittura dedicato a Del Prete che si chiama Paolo un mio testo su san Paolo. Comunque sono contento che Del Prete si sia rivelato, perché percome si è comportato, non ho alcun intenzione di pubblicare i miei libri con una sua presentazione che era fatta unicamente per mia benevolenza e non perché io abbia fatto un contratto scritto con lui. Se Del Prete vuole fare lo scrittore, vada alle case editrici e si faccia stampare i suoi scritti! Inoltre il mio articolo su Satanismo e musica pubblicato su vari siti non ha preso una virgola dai suoi scritti e questo lo posso dimostrare con il confronto con il suo materiale. Visto l’atteggiamento offensivo di Del Prete nei miei riguardi, l’ho tolto come collaboratore del sito dell’associazione Milizia. Il sito l’ho creato io e ci scrivono le persone che io stimo. Comunque per farsi un’idea di chi è Paolo del Prete invito a seguire il suo consiglio di visitare il suo sito. Sono sincero questa storia mi lascia un po’ di amaro in bocca, ho sempre trattato Del Prete con simpatia, gentilezza ed educazione, ma si vede che Nostro Signore voleva che nella mia vita facessi anche quest’altra esperienza per purificarmi sempre di più.     

 

 

10 pensieri su “Salerno: contro don Stanzione, lettera all'Arcivescovo Pierro

  1. Non sapevo chi fosse Paolo Del Prete.L’ho saputo tramite questo articolo e poi sono andata a controllare sul web.Si tratta di un professionista,molto garbato come si può vedere anche dalla lettera spedita al Vescovo.Lo stesso non si può dire di Don Stanzione,molto chiacchierato e anche arrogante e vendicativo,cosa non bella per un prete.Ai posteri l’ardua sentenza.

  2. GENTILE ANGELA OLTRE CHE AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA AGGIUNGEREI ANCHE CHE IL TEMPO E’ GALANT’UOMO…

  3. Sono d’accordo con Angela.Paolo Del Prete è un’autorità nel settore musicale.Don Stanzione non ha davvero un comportamento giusto e caritatevole,e nei dintorni di Campagna girano molte voci sul suo conto.E comunque non sono queste le cose su cui un sacerdote dovrebbe accanirsi:Don Stanzione ha snocciolato un elenco di suoi libri in uscita e di sue”buone opere”,vuole farsi dire che è bravo?E poi ha stufato sempre a mettere le sue foto,neanche fosse una velina(inoltre è pure brutto).E poi si dice che la Chiesa non è più seguita e rispettata come un tempo…Non si fanno discepoli con le frasi stupide e preconfezionate,oltre che fuori luogo.

  4. che cosa significa”quando sei calunniato vuol dire che stai lavorando bene”?qui il prete stesso ammette di aver fatto lavorare Paolo Del Prete senza retribuirlo e oltretutto di non voler pubblicare i lavori come promesso per una stupida ripicca(ma perdono e misericordia non valgono più per i cattolici moderni?se i preti sono i primi a non applicare tali principi,non si può poi pretendere che il popolino lo faccia)e attaccandosi ad uno stupido cavillo(la mancanza di contratto,tra l’altro scusa inutile di fronte ad una eventuale vertenza).quindi il prete ha lavorato male,alla stregua dei tanti padroni-sfruttatori che hanno rovinato il mondo degli onesti lavoratori.e poi se questo prete che si definisce anche scrittore scrive i suoi libri come ha scritto queste note è piuttosto scarso.come fa ad avere tutte queste pubblicazioni,con tanti giovani scrittori di talento disoccupati che ci sono in giro?
    un sindacalista

  5. ma che discorsi bisogna sentire da un prete?questo don marcello stanzione ha pure il coraggio di fare la vittima,quando farebbe meglio a tacere e a vivere di penitenza.

  6. Gentile Don Marcello Stanzione, desidero esprimere sincero dispiacere e profondo rammarico nel vederLa esposta ad attacchi gratuiti ed anonimi. Possiamo avere, in alcuni casi, divergenze anche profonde di punti di vista, questo casomai mi rafforza nel mio pensiero che il rispetto a tutti è dovuto. Essere amici quando si è concordi è facile, ma il vero rispetto nasce nel momento di discussione. Trovo vergognoso questo imperversare di lanci di pietra e mani nascoste dietro la cortina dell’anonimato. Non è questo il mondo per cui ciascuno di noi, nel suo piccolo, opera. Voglia gradire i miei migliori saluti, uniti a quelli di mio marito e di nostro figlio, altrettanto sinceri.
    Giovanna Rezzoagli

  7. Non confondiamo gli attacchi gratuiti con la realtà dei fatti.A parte il fatto che è stato lo Stanzione ad attaccare Paolo Del Prete,basta un po’ di buon senso per capire che l’attacco dello Stanzione è calunnioso e sicuramente dai toni molto offensivi,sicuramente motivato da ragioni ben diverse da quelle esposte.D’altra parte qui abbiamo un articolo scritto di suo pugno,e i commenti succitati altro non sono che un commento obiettivo allo stesso.In tempi di crisi,non credo che ci sia bisogno di preti che pensano ad affermare il proprio smisurato ego invece di curarsi delle anime dei propri parrocchiani…..se poi ci sono famiglie(vedi sopra)che hanno il loro interesse a mantenere buoni rapporti con i preti,nessuno lo può impedire.Mai fatti rimangono,soprattutto se ci sono prove scritte……

  8. Scusate ancora se vi chiedo spazio,ma vorrei precisare ancora qualcosa,innanzitutto a proposito dell’anonimato:non sempre questo ha a che vedere con al veridicità degli scritti,ma può dipendere anche da altri fattori;comunque in questo caso la realtà è così evidente che tutto il resto passa i secondo piano.In ogni caso io mi sono firmata,ed inoltre aggiungo che chiunque può trovarmi su Facebook,dove tra l’altro c’è anche Paolo Del Prete,che è tra le poche persone(al mondo)che è stato costretto ad aprire ben TRE profili per l’altissimo numero di richieste di amicizia ricevute,che sono migliaia!E questi sono fatti che valgono più di mille parole.Così come è un fatto che dall’articolo di Stanzione si rileva la sua scarsa padronanza della grammatica e della sintassi della lingua italiana,sicuramente troppo scarsa per una persona che si definisce scrittore di libri e pensa solo a pubblicizzare le “sue”opere…ma c’è qualcuno che le ha mai lette?Chi le ha comprate?Dove si trovano?Ancora una volta,i fatti parlano da soli….Grazie per l’ospitalità,Dio Vi benedica.

  9. Gentile Signora Lombardo, mi permetto due precisazioni, visto che in modo indiretto sono entrata nei suoi commenti. Nel mio commento io non entro minimamente nel merito della questione trattata nell’articolo: ci mancherebbe, non sono questioni mie e poi ognuno fa i conti con la propria coscienza. Mi sono permessa di spendere una parola di solidarietà verso Don Stanzione, solo ed unicamente perchè le critiche mosse nei suoi confronti erano espresse in forma anonima. Non per ruffianeria o chissà quale interesse. Mi dispiace che un lettore faccia ingerenze in tal senso, interpretando od attribuendo significati falsi ad un gesto di pura e semplice onestà intellettuale, peraltro compiuto perchè io stessa ho ricevuto commenti anonimi cattivi, volgari, frutto di un meschino disegno concordato da utenti del sito nonciclopedia.it, che a tutto tengono tranne che a far sapere le loro identità. Ieri addirittura qualcuno, ovviamente anonimo, e sui suoi buoni motivi mi permetto di aver dubbi, mi ha augurato di finire sul rogo, provi ad indovinare il perchè. Mi scuso se ho voluto precisare quanto sopra entrando in un discorso di altri, ma non ci tengo a passare per ciò che non sono, cordialmente.
    Giovanna Rezzoagli

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