Regione Campania: tagli sanitari ad anziani e disabili

 La Regione Campania, nel disperato tentativo di evitare il commissariamento per la disastrosa gestione economica finanziaria del servizio sanitario, continua a sfornare in maniera industriale delibere su delibere che creano confusione e danno l’idea dell’assoluta mancanza di principi ispiratori e di un progetto strutturale di riorganizzazione del servizio.Un esempio: la giunta nella seduta del 16 luglio 2009 ha emanato una delibera che annullava due precedenti delibere – prodotte rispettivamente il 19 giugno e il 10 luglio scorso – relative alle misure da adottare per il rientro del disavanzo sanitario.Tale confusione è ancora più evidente agli addetti ai lavori dopo la  decisione della Regione di eliminare dai LEA le prestazioni di laserterapia ed elettroterapia antalgica e ultrasuono terapia, dopo che la stessa nel 2002 li aveva introdotti surrettiziamente e a modifica dei Livelli Essenziali di Assistenza nazionali.L’azione più grave messa in campo dalla Regione Campania è la definizione delle rette, assolutamente inadeguate al fine di garantire qualitativamente significative e quantitativamente sufficienti, per le prestazioni erogate ad anziani, disabili e persone con Alzheimer assistite in regime semiresidenziale e residenziale.La Regione di fatto già in fase di previsione di spesa non assicura le prestazioni alle persone con disabilità, agli anziani e ai dementi: questo in uno Stato di diritto è inaccettabile. “I provvedimenti adottati – ha dichiarato Salvatore Parisi, Coordinatore Regionale Anffas-Onlus – sono assolutamente scellerati, disonesti e discriminatori. La paura delle famiglie con disabili in queste ore sta crescendo in maniera profonda. In Anffas stanno arrivando da tutta la regione  numerose telefonate alle quali francamente è difficile dare una risposta rassicurante ”.