Pensare in modo positivo, se possibile,nonostante telefoni e distrazioni politiche

 Roberto De Luca

Ma quale discorso di quale politico italiano può essere paragonato (minimamente) alla chiarezza e alla ricchezza di contenuti, semplici e immediatamente trasferibili ad una vasta platea di potenziali elettori, del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama?Il bizantinismo endemico della politica italiana, trasferito a tutti i livelli, anche a quello meramente interpersonale, sta prendendo il sopravvento, ora come non mai, sulla limpidezza delle idee e sulla loro chiara esposizione. Tratteremo i due aspetti delle comunicazione politica e di quella interpersonale prima separatamente; in un secondo momento, per poter tracciare un parallelo tra questi aspetti della vita sociale apparentemente distanti tra loro, vedremo come sia possibile che l’oscuro politichese, figlio anche di una corruzione capillarmente diffusa, influenzi la nostra vita quotidiana. È davvero difficile sentir dire da un politico nostrano che bisogna aspirare, con lo studio ed il duro lavoro, ad essere magistrati, professori, avvocati e, perché no, presidenti della repubblica. È proprio questo che il Presidente degli Stati Uniti ha dichiarato ultimamente. Ormai i nostri giovani hanno compreso come si agisce, a cominciare dai loro studi universitari. Hanno compreso come si fa carriera ed in quale modo (non) viene premiato il merito. Così, ogni discorso su questo argomento potrebbe risultare retorico ai loro occhi. Intere istituzioni sono asservite al volere di alcuni Don Rodrigo, che localmente amministrano in nome degli Innominato di turno. Un sistema feudale che non riconosce lo stato di cittadino, ma pretende la sudditanza assoluta di una collettività sempre meno consapevole della realtà socio-politica in cui si muove. Ogni tentativo di portare su basi critiche la discussione su questioni che attengono all’immediato futuro dell’intero genere umano diventa un’impresa titanica. E quindi i luoghi comuni sull’energia nucleare prendono il sopravvento sulle documentate obiezioni che si possono opporre agli investimenti che il governo italiano ha in mente di effettuare per i prossimi decenni, trascurando di incentivare alcune forme di energie rinnovabili che potrebbero sostituire egregiamente una fonte alternativa al petrolio, quale pure il nucleare è. L’esatto opposto, insomma, di quello che in America ed in Europa si vuol fare e che già si sta facendo. Proprio oggi vi sarà una discussione nell’aula del Senato della Repubblica Italiana per tagliare i fondi alla ricerca sul solare termodinamico, fortemente voluta da Carlo Rubbia. Ecco un effetto della scarsa limpidezza delle idee, fatte circolare dalla maggioranza attuale, evitando di dire tutta la verità. Per quanto riguarda i rapporti tra le persone, questi sono adesso basati, necessariamente, su di una buona dose di diffidenza; gli esempi di truffe ad ogni piè sospinto non lasciano più spazio ai valori tradizionali della fiducia riposta nel prossimo, fosse anche un vicino parente. Un cittadino non abbastanza scaltro facilmente può incorrere, infatti, nelle maglie dei mille tentativi, da parte di chi vive di espedienti, di estorcere danaro al prossimo. Addirittura, adesso alcune informazioni commerciali, che ci arrivano fin dentro casa per via telefonica, non sono perfettamente prive del virus dell’incompletezza dell’informazione. Vi racconto un episodio in merito. Una ditta di telecomunicazioni consegna a casa nuovi videotelefoni a chi ne fa richiesta. Per incentivare il ricambio degli apparecchi, si immagina, alcuni operatori chiamano a casa degli utenti per comunicare loro che sono in distribuzione tali apparecchi e che nulla è dovuto al momento della consegna a domicilio. In effetti, il fattorino della ditta addetta alla distribuzione, una volta giunto a casa dell’utente, fa semplicemente firmare una ricevuta a quest’ultimo e, alla domanda dell’inconsapevole cliente se c’è nulla da pagare, viene risposto, ovviamente, che non bisogna pagare nulla. Un buon padre di famiglia, che qualche mese fa aveva accettato l’offerta commerciale telefonica, avendo visto che i fattorini portavano un bel mucchio di quegli apparecchi nel loro furgoncino, chiese, timidamente, se fosse possibile avere nella propria abitazione due telefoni di nuova generazione. Ma come no, signore, gli fu risposto. Ecco, firmi qua e le diamo anche il secondo apparecchio. Il poveretto riformula la domanda di sopra, ovvero se dovesse pagare per il secondo apparecchio. La stessa risposta viene proferita. La suocera del bravo cittadino, ospite a casa della figlia, avendo assistito alla scena, si fa coraggio e chiede se fosse possibile cambiare apparecchio in casa sua. Nessun problema, basta una firma e il numero dell’utente. Davvero, in Italia il servizio telefonico si è evoluto al punto tale che adesso l’innovazione te la portano a casa, avranno pensato questi signori; e per giunta lo fanno gratis. La sorpresa arrivò circa un mese dopo, con una bolletta telefonica esorbitante. La ditta di telecomunicazione aveva addebitato, come prevedibile, il prezzo degli apparecchi telefonici sul conto di questi cittadini, che si sono rivolti ad un’associazione per la difesa dei diritti dei consumatori per poter far capire di non voler usufruire di ciò che essi consideravano, al momento, un lusso. Alla fine della storia: perdita di tempo, di danaro e, soprattutto, della fiducia nell’interlocutore; e nessun videotelefono installato.Ma come si fa a controllare, dal punto di vista socio-politico, questi fenomeni? Il legislatore dovrebbe avvertire questi campanelli d’allarme, soprattutto quelli lanciati dalle associazioni per la tutela dei diritti del cittadino, e prendere dei provvedimenti ad hoc. Invece, con i provvedimenti ad personam si va nella direzione esattamente opposta. Sembra, addirittura, che i truffatori abbiano vita abbastanza facile in questo frangente in Italia e che simili esempi poco edificanti, come quella di un’informazione parzialmente trasferita all’utente da parte delle grandi imprese di servizi, non fa altro che aumentare lo smarrimento del cittadino, sempre più preso nella morsa dell’incertezza e della diffidenza nel confronto del prossimo. E così la terra del sorriso si trasforma nel regno del grugno e del rancore. La giustizia è rapida ed efficace con i ladri di biscotti, inesorabilmente lenta e poco concreta con chi ha i mezzi per poter menare il can per l’aia fino alla prescrizione del reato. Quando si tratta di amministratori, poi, sembra che essi non possano essere nemmeno sospettati di qualche reato. E’ raro, infatti, vedere qualche rinvio a giudizio di nomi eccellenti. In questi casi, tuttavia, non si potrebbe ipotizzare di sottoporre i temerari magistrati a qualche ispezione ministeriale o a qualche trasferimento? In tutto questo, forse perché distratti da tanti eventi (diurni e notturni), non vi è un politico che dia un esempio di chiarezza. Cari signori, ai cittadini bisogna dare un’informazione completa; non bisogna tempestarli di telefonate di promozioni commerciali ad ogni ora del giorno; bisogna rispettare le loro difficoltà in un momento di crisi economica ed aiutarli, ove possibile; bisogna tener conto della loro dignità di persone e on minacciare solo distacchi delle utenze (succede adesso anche agli anziani che vivono da soli); bisogna fare in modo che il costo del servizio sia equo e che il servizio stesso sia della più alta qualità possibile. In questa politica di retroguardia, invece, dove si tutelano solo i privilegi delle caste, non vi è posto per la lotta per preservare il sorriso della gente. La terra del grugno sarà perciò una realtà nel breve termine. Noi, con le nostre lotte, faremo in modo da non far perdere la speranza al cittadino. Lottando, e lottando anche duramente, un giorno il sorriso tornerà sui v
olti di tutti i genitori d’Italia e si rifletterà sul viso dei loro bambini. Un giorno i delinquenti comuni saranno costretti ad arretrare socialmente, mentre i cittadini comuni avanzeranno di qualche gradino sulla scala sociale. Un giorno, quando torneremo ad essere cittadini e non sudditi in un Paese davvero libero e democratico, la classe dirigente sarà scelta sulla base del merito sociale e non su quella delle liste bloccate formate da chi ha promesso obbedienza cieca o favori sessuali al capetto politico di Roma e dintorni. Quel giorno, il giorno del sorriso, la criminalità organizzata avvertirà per la prima volta un senso di paura, perché le stragi di mafia (e non solo) e tutti i crimini contro l’ambiente e le persone saranno finalmente puniti.

6 pensieri su “Pensare in modo positivo, se possibile,nonostante telefoni e distrazioni politiche

  1. “Quel giorno, il giorno del sorriso, la criminalità organizzata avvertirà per la prima volta un senso di paura, perché le stragi di mafia (e non solo) e tutti i crimini contro l’ambiente e le persone saranno finalmente puniti”.
    Ma quanto lontano è questo giorno, verrebbe da chiedersi. Potrebbe l’autore fornire una previsione? Grazie

  2. Grazie della domanda.
    Recentemente Umberto Eco ha scritto che il problema del nostro Paese non è individuabile in una singola persona (come molti credono), ma in tutti noi. Ovvero, il problema dell’Italia sono gli Italiani. Quindi, fintanto che vorremo individuare un unico capro espiatorio per le nostre colpe, non faremo grandi passi in avanti dal punto di vista sociale.
    Il giorno del sorriso arriverà quando, finalmente, saremo tutti uniti da princìpi condivisi, al di là delle appartenenze politiche. Sulla base di questi princìpi, allora, costruiremo una nuova identità sociale (soprattutto laica nel carattere). Il giorno del sorriso non è lontano, tuttavia, a giudicare da come stanno lavorando tanti operatori sociali ed alcuni nuovi rappresentanti della politica locale. Non disperi.

  3. Il tagliare i fondi per le ricerche sul termodinamico solare al Prof. Carlo Rubbia non è stato neppure accennato dai Media che invece hanno cantato l’accorata preoccupazione per il taglio ai fondi destinati allo spettacolo. Insomma le ricerche sullo sfruttamento dell’energia solare segnano “l’opinione pubblica” meno della preoccupazione di non fare più “fiction” televisive italiane o fare sgambettare la Carrà … E con questo background sociale e culturale lei (Signora/Signorina Ilaria) lei pensa che verrà il “giorno del sorriso”? Apprezzo molto l’ottimismo quando si pone come speranza costruttiva, contrariamente all’ottimismo sfrenato di qualche politico che è la negazione dell’evidenza che ci circonda. Personalmente resto molto pessimista, ma, chi vivrà vedrà…
    Eppure da “Cassandra” ho un paio di volte sottolineato, proprio su questo giornale, la posizione del problema energetico in un futuro poco roseo per svariati motivi …

  4. Quello di Nello potrebbe essere un ottimo consiglio.
    Per quanto riguarda il commento del prof. Ganci, vorrei precisare che La Repubblica ha dato la notizia sui tagli alla ricerca sul solare termodinamico proprio questa mattina. Non penso, tuttavia, che tale ricerca sia attualmente condotta da Rubbia in Italia. Vero è, però, che Carlo Rubbia ha fortemente spinto in direzione delle ricerche sulla concentrazione solare quando è stato alla guida dell’ENEA.
    Ringrazio tutti per i commenti sull’articolo.

  5. Gentile Autore, ho nuovamente l’occasione di apprezzare il coraggio della sua espressività comunicativa.Quando afferma che il problema dell’Italia sono gli italiani mi trova in completo accordo. La centralità della persona è drammaticamente sottoposta ad una disamina sull’influenaza della persona in ambito politico, di status sociale e, ahimè, a volte di aspetto fisico. La meritocrazia non conta un bel niente, a meno di essere meritevoli in ambiti strettamente particolari (un esempio per tutti le escort di turno…). Negli Stati Uniti l’influenza del comportamentismo, il cui mentore è stato Watson, ha creato il presupposto che sia la persona condizionata dall’ambiente a determinare il proprio destino, non l’appartenere ad una famiglia che conta o meno. Il consiglio di Nello sarebbe saggio, se non fosse che anche qui da noi ci sono persone, come Lei, che non credono di meritare perchè tutto è dovuto. Caro Nello la verità è scomoda, ma andare negli States, non renderà migliore il futuro nè per noi nè per i nostri figli.Ognuno nel suo piccolo può, con la forza delle parole, delle idee, contribuire ad arginare la concezione feudale che ancora è il nostro limite endemico.Cordialmente
    Giovanna Rezzoagli

I commenti sono chiusi.