Maiori: Com&Te, serata in ricordo delle vittime della mafia

 Si avvia a conclusione la 3a edizione di Com&Te, la rassegna letteraria con gli autori di alcune delle più interessanti novità del panorama editoriale nazionale ed internazionale.Serata estremamente ricca e “partecipata” quella presso i Giardini-Piscina del Reginna Palace Hotel di Maiori. Si sono ricordate, infatti, le vittime della criminalità organizzata con “Lotta civile contro le mafie e l’illegalità” (ChiareLettere) di Antonella Mascali, cronista giudiziaria di Radio Popolare.  Nel libro dodici storie esemplari, raccontate da chi le ha vissute sulla propria pelle, cioè i familiari di alcune delle numerosissime vittime della mafia e della camorra, che hanno saputo trasformare il dolore e la rabbia per la perdita subita e imposta dai criminali in denuncia e in impegno concreto nella società civile.Il leit-motiv della serata sono state proprio le testimonianze di chi questo impegno concreto lo dimostra giorno dopo giorno, da quella di Lorenzo Clemente, marito di Silvia Ruotolo, e di Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, a quella di Fabio Giuliani, del Coordinamento Libera Campania, di Anna Savarese, Presidente dell’ Ente Parco Regionale Monti Lattari, e del Procuratore della Repubblica di Salerno Franco Roberti. Con sentita commozione e partecipazione il direttore editoriale di “Ecomagazine” Alfonso Bottone ha condotto la serata e dato modo alle testimonianze di farsi spazio da sole, offrendo al numeroso pubblico profondi spunti di riflessione. In primo luogo, come ha sottolineato la Mascali, la responsabilità di chi fa informazione, che ha il dovere di “dire le cose come stanno”, senza censure né autocensure, con l’obiettivo di creare, soprattutto nelle nuove generazioni, la consapevolezza che il fenomeno criminalità organizzata purtroppo esiste, ma che, con la lotta e l’azione, si può cercare di sconfiggerlo. Non basta il ricordo (passivamente inteso), ma è necessaria la ribellione e “ribellarsi” ha affermato il Procuratore Roberti nel suo intervento, “vuol dire diffondere e praticare la legalità in ogni momento della nostra esistenza”, smettendo di nascondersi dietro la giustificazione dell’incapacità, della negligenza e, in alcuni casi, della collusione (che pure c’è, purtroppo) dello Stato, perché “lo Stato non è solo l’apparato istituzionale, ma siamo ognuno di noi, la società civile, e tutti noi portiamo una parte di responsabilità”.Gli interventi che hanno dato corpo alla serata hanno saputo cogliere il cuore del problema ed esso sta nel fatto che “bisogna combattere l’acquiescenza e l’indifferenza”, come detto da Anna Savarese, riconoscendo senza remore l’esistenza di alcune piaghe della nostra terra che vanno quotidianamente affrontate e combattute, rendendo  evidente a tutti che le responsabilità non sono unicamente della camorra letteralmente intesa e che, come ha sostenuto Annamaria Torre, “esistono degli scenari più ampi ed è a questi che noi vogliamo dire e diciamo di no”. Ed un primo modo per farlo è attraverso il racconto, sempre e comunque, della verità. Il tentativo, molto ben riuscito, del libro della Mascali è proprio questo e, con esso, quello di stimolare la coscienza civile e di sottolineare l’importanza dell’impegno: l’amarezza che viene fuori dalla consapevolezza del fatto che si è ancora lontani dall’intravedere una fine al problema criminalità organizzata non deve tradursi nel girare le spalle dall’altra parte, nel far finta di nulla, ma piuttosto nel riconoscimento che con l’azione e la volontà è possibile cambiare le cose.Ora a Com&Te si attende solo di conoscere i nomi, tra i venti autori che hanno partecipato alla 3a edizione della Rassegna letteraria, della terna dei vincitori che si contenderanno il Premio Com&Te Cava – Costa d’Amalfi 2009: nomi che saranno svelati Martedì 21 luglio 2009 nel corso della Conferenza Stampa che si svolgerà presso l’EPT di Salerno, con inizio alle ore 11.00.