Vacanze, videocamera attrezzatura indispensabile

Sergio Barletta

In questi giorni, nonostante la crisi economica molti cittadini, dopo un anno di lavoro finalmente partiranno  per le vacanze estive che, si preannunciano più brevi. Quindi, si sfogliano cataloghi, si visitano siti internet i, si consultano agenzie di viaggio quindi, si è alla  ricerca di quel luogo “magico” che, dovrà assicurarci qualche giorno di tranquillità e distrazione al fine di poter affrontare rigenerati il post vacanze. Ma non sempre, le cose vanno come desideriamo o programmato, infatti può verificarsi di aver prenotato un hotel in un luogo di villeggiatura e di riscontrare in loco la mancanza di alcuni servizi, ad esempio la palestra o la piscina pubblicizzata nel depliant oppure servizi scadenti non all’altezza. Come tutelarci in questo caso? Innanzitutto è opportuno precostituirsi delle prove fotografando e filmando il luogo, poi far presente il disservizio al personale incaricato dell’albergo per ottenere, se possibile, una immediata soluzione del problema lamentato o delle valide alternative che possono consentire il prosieguo della vacanza. In ogni caso al rientro a casa dalla vacanza, corredati di tutta la documentazione raccolta, è bene inviare un reclamo a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno entro 10 giorni dalla data del rientro a casa indirizzata all’agenzia viaggi ed al tour operator allegando copia del contratto e delle pezze giustificative. Se tale procedura non dovesse sortire effetto alcuno, in ogni caso anche se non si invia la raccomandata, ci si può rivolgere, entro un anno dal rientro dal luogo di vacanza, al Giudice di Pace che è competente a decidere le cause di valore non superiore a € 2.500, altrimenti al Tribunale. Diversamente, i tempi a proprio favore si allungano se se si è riportato un danno alla persona ed in questo caso si ha tempo 3 anni, sempre dal rientro a casa, per intentare una causa avanti l’autorità giudiziaria competente. Spesso, ci si chiede ma quanto vale questa mia vacanza rovinata ? In primo luogo si può chiedere il risarcimento danni di natura patrimoniale per inadempimento contrattuale all’operatore turistico, pari al rimborso di quanto pagato per servizi non resi. Poi, il cliente può chiedere anche il ristoro del danno morale cosiddetto danno da vacanza rovinata, per non aver potuto godere della tranquillità che sarebbe stato logico attendersi dalla vacanza.  In conclusione, augurando a tutti  un buona e salutare villeggiatura ricordando che è nostro assicurarsi che i nostri diritti siano rispettati e qualora si verificassero degli inconvenienti non esitare a far intervenire chi di dovere quindi, “Non Ingoiate il Rospo”.