La questione morale


Aldo Bianchini
Io sono giornalista e come tale oltre a dare una notizia cerco anche di analizzarla. Non sono, quindi, nè un teorico/filosofo e neppure un docente e dunque non impartisco lezioni nè sono obbligato a rispondere. Mi arrogo il diritto di farlo in questa unica occasione perchè l’interrogante, Carmine Erra, è una persona assolutamente al di sopra di ogni sospetto; Carmine chiede, e anche con forza (sbagliando!!), di indicargli esponenti IdV “toccati” dalla questione morale. Innanzitutto dobbiamo capirci e capire che cosa è “la questione morale” che spesso viene confusa con le mancate dimissioni di indagati, rinviati a giudizio o condannati. Diciamo subito che la questione morale è anche questo, ma non soltanto questo; sarebbe troppo riduttivo il pensarlo. La questione morale è in estrema sintesi “la subcultura che spesso viene ad identificarsi con la cultura del potere e che, paradossalmente, finisce per condizionare dall’interno delle stesse istituzioni il normale e legale decorso della vita sociale, amministrativa, politica, giudiziaria ed anche, perchè no, quella malavitosa che molto spesso si intreccia con tutte le precedenti”. Questa rotta verso la disfunzione totale e verso il disvalore assoluto potrebbe essere corretta privilegiando, come fu fatto per il terrorismo, il momento giudiziario senza se e senza ma. Ma occorerebbe prima recuperare sul discredito e sulla diffidenza che si sono diffusi a profusione sull’attività del giudice il quale, per via di un’attenta e subdola manovra politica, dopo tangentopoli non appare più credibile agli occhi della gente comune. Oggi, purtroppo, prevalgono solo personalismi e si consumano gravi abusi ed illegalità, trascurando di considerare i pericoli connessi a questo modo di ragionare. Migliaia sono le situazioni “penalmente non rilevanti” per le quali passa necessariamente il consolidamento del malcostume che in definitiva è questione morale anche più del rinvio a giudizio o della condanna in primo grado. Nei miei precedenti articoli ho già detto queste cose, anche in forma più generale, e non doveva sorprendere più di tanto il buon Carmine Erra. Anche il suo partito, non più di un anno fa, stava per essere travolto (dopo essere stato investito) dalla questione morale e lo stesso figlio di Di Pietro (per non citare numerosi altri personaggi) è stato passato al tritacarne. Soltanto che in questo caso il “Tonino nazionale” ha saputo superare i confini dell’affetto e non ha difeso, almeno pubblicamente, il discolo di famiglia. Ecco perchè dicevo nel mio precedente articolo che se la questione morale venisse applicata seriamente, tantissime istituzioni di questo Paese rimarrebbero subito decapitate. Alla prossima.

Un pensiero su “La questione morale

  1. Ringrazio Aldo Bianchini per la squisita attenzione dedicatami.
    Se errore ho compiuto, credo d’aver agito con la massima buona fede.
    Il quesito l’ho posto esclusivamente per un motivo : essendo, da pochi mesi, entrato a far parte della struttura provinciale di IDV, ho ritenuto necessario chiedere, a chi è molto più aggiornato sulle questioni politiche locali ( nello specifico Aldo Bianchini!!, se vi fossero soggetti realmente ed attualmente coinvolti in procedimenti penal-civili-amministrativi.
    Il tutto al fine di meglio muovermi, agire ed interagire all’interno della struttura fermo restando l’assoluta e prioritaria salvaguardia del principio di presunzione d’innocenza che, fino a prova contraria,rileva fino a sentenza passata in giudicato.
    Cordiali saluti.

I commenti sono chiusi.