Il Tar decide sui fabbricati di Montecorice

  

La II sezione del TAR di Salerno è chiamata a decidere della sorte dei quattro fabbricati – oggi allo stato di rustico – illecitamente realizzati oltre vent’anni fa nella pineta delle ripe rosse di Montecorice, Angelo Russo, questo il nome del costruttore,  ottenne dalla Regione Campania, nel 1980, l’autorizzazione paesaggistica sulla base di grafici non aderenti allo stato dei luoghi. I fabbricati, pertanto, furono realizzati in grave difformità dal progetto approvato, arrecando un rilevantissimo danno al paesaggio vincolato. Inoltre, l’originaria concessione edilizia fu annullata dal comune di Montecorice in quanto l’area era stata più volte percorsa dal fuoco.Per quanto siano intervenute numerose pronunce penali e sia stata più volte ordinato il ripristino dello stato dei luoghi, la demolizione dei manufatti è stata, sino ad oggi, impedita da reiterate richieste di condono e da un nugolo di ricorsi amministrativi prodotti dal Russo.Ora l’intera questione – che vede contrapposti il  Comune di Montecorice e la Soprintendenza ai BAP di Salerno da una parte e il sig. Russo dall’altra –  è nelle mani dei Giudici Amministrativi della seconda sezione, che dovranno esprimersi nel merito di tutti i ricorsi prodotti. Il ricorso vede l’intervento del Codacon e la partecipazione di tutte le associazioni ambientaliste, in quanto l’area danneggiata dalle costruzioni abusive, che si affaccia sulla insenatura della Baia Arena della Frazione di Case del Conte del Comune di Montecorice, è tra le più pregevoli del Cilento ed è sottoposta a numerosi  e restrittivi vincoli conservativi (Parco Nazionale – zona 1 di massima conservazione;  zona Unesco; piano paesistico – conservazione integrale, ecc.).Le costruzioni hanno dato luogo ad una modificazione dei luoghi tale da turbare non solo il godimento estetico, ma la stessa “identità culturale” del sito, intesa nella sua più ampia accezione di “quadro naturale” e “bellezza panoramica” di conclamato valore paesaggistico.Il Giudice Amministrativo è chiamato a decidere sul provvedimento di annullamento della concessione edilizia che il Sindaco all’epoca in carica, Prof. Giuseppe Tarallo, emise in data 12 ottobre 1990,  nonché sul diniego delle istanze di condono edilizio.Il Comune di Montecorice è difeso dagli avv.ti Tommaso Jovino del Foro di Napoli e Gennaro Maione del Foro di Vallo della Lucania.La Soprintendenza è difesa dall’Avvocato dello Stato Rita Santulli. Il sig. Russo è difeso dagli avv. Antonio Brancaccio e Francesco Accarino.