Salerno: Avella lascia l'Ept, con soddisfacenti risultati

“Lascio l’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno sicuro di aver raggiunto, in termini di promozione turistica e di radicamento della più bella immagine della terra salernitana, i migliori risultati possibili durante i tre anni e mezzo di amministrazione caduti in un periodo difficilissimo per il settore in Campania a causa della crisi economica e dai disastri mediatici determinati dall’immondizia e dalle immagini di violenza nel napoletano”. Gennaro Avella traccia un positivo bilancio della sua esperienza ai vertici del turismo salernitano: “Attraverso il coordinamento ed il confronto, sempre franco e diretto, con le associazioni di categoria ed una fitta interlocuzione con le istituzioni territoriali l’E.P.T. è riuscito a concretizzare le linee programmatiche dell’assessorato regionale al turismo retto dapprima da Marco Di Lello poi da Claudio Velardi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: inevitabile il saldo negativo in questi anni, la provincia di Salerno ha retto meglio e meno ha risentito, in termini percentuali in Campania ed in gran parte del sud Italia al calo di presenze ed arrivi turistici”. Avella entra nello specifico: “Le numerose partecipazioni alle maggiori fiere internazionali di settore in rappresentanza della splendida provincia salernitana, se utilizzate pienamente dagli operatori turistici locali, avrebbero garantito un ritorno ancora maggiore per il territorio: Parigi, Londra, Mosca, Goteborg, Monaco, Madrid, Rimini sono stati solo alcuni degli appuntamenti più importanti di settore ai quali l’Ente Provinciale per il Turismo ha inteso portare la migliore offerta turistica salernitana attraverso gli operatori pronti ad accettare l’invito a partecipare. I numerosi grandi eventi hanno poi avuto il merito di aver coinvolto, in un circuito di grande impatto mediatico nazionale ed internazionale, la città di Salerno e la provincia. Dall’etnofestival interculturale ‘Lusitania’ agli itinerari dalla Valle del Sarno alla Costiera Amalfitana, dal Premio Charlot a Maremito l’E.P.T. ha dirottato sul territorio salernitano fondi per la promozione turistica che altrimenti sarebbero stati persi in favore di altre realtà regionali. Non va dimenticato poi lo sforzo finalizzato alla valorizzazione in chiave turistico-culturale di spaccati importanti della storia di questa terra: dall’impegno per la valorizzazione dell’ex campo di internati di Campagna al tentativo di ridare dignità e valore alla tomba di Matteo Ripa, uno dei figli nobili di Salerno caduto nell’oblìo del dimenticatoio. Non ultimo, poi, l’articolato comparto dei contributi per la valorizzazione, attraverso gli appuntamenti enogastronomici locali, delle migliori tradizioni delle tante micro comunità di cui è composta la variegata provincia salernitana rappresenta un punto di riferimento per migliaia di ‘turisti di ritorno’ e di appassionati del settore. Non c’è un luogo della provincia di Salerno che non sia stato valorizzato dalla amministrazione conclusasi il 30 giugno. Infine la realizzazione di parte della riforma del comparto turistico, avviata dall’ex assessore Di Lello e continuata dal suo successore Velardi, attraverso l’accorpamento in seno all’E.P.T. delle sette Aziende di Soggiorno e Turismo salernitane”. Avella chiude: “Tutta questa enorme mole di lavoro è stata realizzata grazie al contributo determinante dei dipendenti dell’Ente Provinciale per il Turismo e dei collaboratori. Persone squisite a cui va il mio più sentito ringraziamento. L’auspicio è che questo patrimonio venga arricchito dalla prossima amministrazione dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno”.                    

 

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