Regione: approvazione modifiche proposte legislative

 Nella seduta odierna, il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Sandra Lonardo, ha approvato all’unanimità alcune proposte di legge, tra cui quella a firma del Capogruppo dei Verdi Stefano Buono e del Presidente della Commissione Ambiente Michele Ragosta recante modifiche alla legge regionale 29 luglio 2008 n. 8 che disciplina la ricerca e l’utilizzazione delle acque minerali e termali, delle risorse geotermiche e delle acque di sorgente, e quella a firma dei consiglieri della sinistra Antonella Cammardella, Vito Nocera e Gerardo Rosania per la prevenzione e la cura del diabete mellito. In occasione dell’esame dell’art. 4 di quest’ultima proposta di legge, disciplinante la composizione della commissione diabetologica regionale, il Consiglio ha approvato con maggioranza trasversale (hanno votato a favore i gruppi del centrodestra, de La Sinistra, del Pse, di Italia dei Valori e alcuni consiglieri del Pd, mentre altri consiglieri del Pd si sono astenuti) un emendamento del capogruppo del Pse Gennaro Oliviero finalizzato ad escludere dalla composizione della commissione il direttore generale dell’Arsan (la proposta emendativa-Oliviero rientra in un insieme di emendamenti tendenti ad abolire tout court l’Agenzia regionale sanitaria e a trasferirne funzioni e personale all’assessorato alla sanità, in quanto, per il capogruppo dei socialisti, “si tratta di un ente particolarmente gravoso per la sanità campana, un carrozzone inutile e insopportabile per la già gravata sanità campana”).  A seguito di tale votazione il capogruppo del Pd Pietro Ciarlo h a chiesto una sospensione dei lavori per un chiarimento politico interno alla maggioranza, a seguito del quale il Presidente della Commissione Sanità Angelo Giusto ha ricordato  che la proposta di legge sul diabete mellito è un testo condiviso e ha annunciato la mediazione raggiunta all’interno della maggioranza in base alla quale gli emendamenti sull’Arsan saranno ritirati e le relative funzioni conferite all’agenzia nell’ambito della proposta di legge saranno fatte confluire sull’assessorato alla sanità. Ad ulteriore precisazione, il capogruppo Oliviero ha sottolineato che “per senso di responsabilità di è accettata la mediazione per giungere alla approvazione della legge, ma gli emendamenti soppressivi dell’Arsan saranno nuovamente presentati perché restiamo convinti che si tratta di un ente dispendioso ed inopportuno nell’ambito di una sanità che tende alla sua riorganizzazione e razionalizzazione”.Il consigliere regionale del MpA Salvatore Ronghi e il capogruppo di An-PdL Enzo Rivellini hanno evidenziato “la valenza politica del voto sull’emendamento-Oliviero soppressivo dell’Arsan che vede la maggioranza spaccata e senza alcuna prospettiva di essere ricomposta, alla luce delle affermazioni del capogruppo Oliviero che ha annunciato che ripresenterà gli emendamenti soppressivi dell’agenzia”. Il Consiglio ha, poi, approvato all’unanimità la modifica dell’art. 55 della legge regionale 30 gennaio 2008 n. 1 in materia di inalienabilità degli alloggi di edilizia residenziale pubblica acquistati da assegnatari o loro aventi diritto. “La proposta di legge intende chiarire la portata della norma approvata in finanziaria stabilendo che gli alloggi e le unità immobiliari di edilizia residenziale pubblica acquistati dagli assegnatari o dai loro familiari conviventi non possono essere alienati per un periodo di dieci anni dalla data di registrazione del contratto di compravendita” – ha spiegato il Presidente della Commissione Urbanistica Pasquale Sommese, introducendo il provvedimento all’esame dell’Assemblea. La legge prevede, inoltre, che, decorso il termine di dieci anni, l’assegnatario ovvero i suoi eredi o legatari possono alienarlo, dandone comunicazione all’ente proprietario dell’alloggio al fine dell’esercizio del diritto di prelazione. “Il termine di dieci anni è ridotto a cinque, come previsto dalle norme vigenti, per i nuclei familiari con soggetti in stato di invalidità o anzianità” – ha ricordato il consigliere del Pd Antonio Amato . Il Consiglio ha inoltre approvato la proposta di legge a firma del Gruppo consiliare di Forza Italia-PdL, primo firmatario il capogruppo Paolo Romano, sulla regolamentazione ed uso degli autovelox sulle strade di proprietà regionale, che impone il parere preventivo obbligatorio della Regione per la installazione dei dispositivi, nonché una serie di requisiti di segnalazione delle postazioni sia fisse (segnali stradali luminosi a messaggio variabile) che mobili (dispositivi di segnalazione luminosi sui veicoli)  degli autovelox ; la legge prevede che tra la segnalazione e l’autovelox deve esserci una distanza di quattro chilometri, al fine di garantirne il tempestivo avvistamento. “L’obiettivo della legge – ha spiegato Romano – è quello di ripristinare la corretta ratio della legge sugli autovelox che è finalizzata ad impiegarli al solo scopo preventivo e per indurre gli automobilisti ad una maggiore consapevolezza e sicurezza”. A questo punto dei lavori, il capogruppo del Pd Pietro Ciarlo ha proposta una inversione dell’ordine del giorno per approvare alcuni debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, ma il capogruppo del Pse Gennaro Oliviero si è detto contrario a causa dell’assenza dell 217;assessore al Bilancio. Dello stesso avviso si è detto il consigliere del MpA Salvatore Ronghi che ha invitato ad accantonare i debiti fuori bilancio a favore degli ordini del giorno con i quali il Consiglio interviene a sostegno dei lavoratori delle aree di crisi con particolare riferimento al contratto d’area torrese stabiese. A seguito della discussione, il capogruppo Ciarlo ha ritirato la sua proposta. Il consigliere di An Mario Ascierto ha, invece, sollecitato l’esame della proposta di legge in materia di panificazione. Prima di concludere i lavori, il Consiglio ha approvato all’unanimità alcuni ordini del giorno tra cui quelli per impegnare la Giunta a sostegno dei lavoratori e per il rilancio del contratto d’area torrese stabiese e per l’attivazione di una sede dell’Assemblea parlamentare paritetica dell’Unione europea a Napoli, capitale del Mediterraneo.