Battipaglia: Alcatel ancora segnali di guerra

Continuano a tenere la guardia alta i lavoratori dell’Alcatel-Lucent di Battipaglia. I somministrati della multinazionale francese, nonostante le proposte del Governo per salvare lo stabilimento della Piana del Sele, continuano ad avere ancora dubbi sul futuro che all’ombra fa intravedere sempre il fantasma della chiusura immediata. Nel pomeriggio di ieri alle 17.30, presso il Centro Sociale di Battipaglia, i 300 lavoratori precari dello stabilimento di via Bosco Secondo si sono riuniti in attesa del secondo incontro ufficiale presso il ministero dello Sviluppo Economico e l’apertura del tavolo di confronto con i vertici della multinazionale francese e le rappresentanze sindacali. Nella riunione, a cui ha partecipato il segretario provinciale dell’Alai Cisl Giusy Petitti, si è discusso della vertenza che da tempo tiene col fiato sospeso centinaia di famiglie. Sono stati illustrati i corsi di formazione per i lavoratori somministrati e sono stati presentati gli ammortizzatori sociali (il contributo una tantum di 1300 euro stanziato dal Governo) a cui possono accedere i lavoratori non in somministrazione. Durato quasi due ore il dibattito è stato caratterizzato da toni forti e decisi. Molti sono stati i lavoratori che hanno sollevato la questione dei ‘non somministrati’, i quali rischiano di non riprendere il proprio posto di lavoro. I presenti hanno chiesto alle rappresentanze sindacali intervenuti un impegno importante evitando che la chiusura o l’esternalizzazione diventino scenari imminenti. Nell’incontro doveva essere eletto anche un rappresentante sindacale aziendale ma ciò non si è verificato. Infatti è forte il timore dei lavoratori, che esponendosi in tal modo rischierebbero di non rientrare nello stabilimento battipagliese. All’incontro sono intervenuti anche molti somministrati della sigla sindacale Nidil Cgil. “L’Alai Cisl s’impegnerà concretamente per la richiesta del tavolo aziendale finalizzato al dibattito sul futuro dei lavori somministrati e non rispetto alle ipotesi che si profilano” ha dichiarato senza mezzi termini ai lavoratori presenti la segretaria provinciale Giusy Petitti. “I segnali del governo mi inducono ad essere fiduciosa. Sono certa che ci sarà un’apertura al dialogo da parte dell’azienda e mi muoverò in tutte le direzioni per tutelare gli interinali di quest’azienda fiore all’occhiello dell’intera provincia di Salerno”.