Sala Consilina: Codacons, finalmente sentenza sull’acqua sporca

Il G.O.T. del Tribunale di Sala Consilina, dott.ssa Carmela Abagnara, il giorno 4 maggio 2009 ha finalmente emesso la sentenza in merito all’acqua sporca erogata dai pozzi di Silla negli anni 1998-2002. Una triste vicenda che finisce tristemente, dopo sei anni, con il riconoscimento dell’inadempienza contrattuale da parte del Comune di Sassano, il cui Sindaco pro-tempore, rag. Gaetano Arenare, aveva dovuto due volte emanare un’ordinanza di non potabilità dell’acqua, facendo poi arrivare a casa dei cittadini, dopo l’acqua sporca, le bollette a prezzo pieno. Nella sentenza è prevista una riduzione del pagamento del 50% rispetto al prezzo pieno richiesto dal Comune di Sassano. Tuttavia, proprio a causa dell’inadempienza contrattuale del Comune, il giudice Ferdinando Imposimato, in una ormai famosa puntata di FORUM, aveva emesso una sentenza simulata di soccombenza piena dell’ente. Questi sono i misteri di una sorta di inestricabile giungla locale, molto simile, per noi poveri Pinocchi., al paese di Acchiappacitrulli. Precedentemente alla ormai mitica data del 4 maggio l’ETR Equitalia SpA aveva fatto richiesta di pagamento di tributi per servizi idrici (acqua sporca) per i quali era stato appunti iniziato il procedimento civile, avverso il Comune di Sassano, presso il Tribunale di Sala Consilina (N. R. 281/03), in considerazione del fatto che in data 25-11-98 il Sindaco pro-tempore emanava un’ordinanza (n. 66) con la quale si faceva “divieto dell’utilizzo dell’acqua proveniente dai pozzi di Silla ai soli fini potabili”. Tale situazione di disagio sanitario era stata già denunciata al Procuratore della Repubblica in data 10 Settembre 1997. L’ordinanza di non potabilità del ‘98 fu revocata solo in data 24-01-2001, per poi essere successivamente riconfermata e ancora revocata. Intanto a casa dei cittadini arrivava l’acqua sporca e tutti dormivano sonni tranquilli. Da ultimo, in data 7 maggio 2009, il Comune di Sassano ha stilato una delibera di giunta in cui si riporta che la sentenza del giudice “ha condannato gli utenti al pagamento del canone acqua nella misura del 50% nel periodo relativo al 25 novembre 1998 fino a novembre del 2002”. Se si vuole ridere, lo si faccia liberamente. Intanto, l’amministrazione comunale è costretta a sospendere i ruoli con questa stessa allegra delibera, per via dell’intervenuta sentenza. Noi qui ribadiamo che adesso bisogna annullare qualsiasi provvedimento esecutivo, bisogna ricalcolare, sulla base della sentenza del 4 maggio 2009, tutti i ruoli ed inviare, successivamente, richiesta dell’importo corretto, nel rispetto della sentenza emessa da un giudice di un tribunale della Repubblica Italiana, non solo ai cittadini ricorrenti, ma a tutti i cittadini che avessero subito il danno dell’acqua sporca e la beffa della richiesta di pagamento a prezzo pieno. Il nuovo importo dovrà essere scevro da qualsiasi ulteriore aggravio a danno dell’utente e dovrà tener conto di tutti gli acconti versati per l’acqua sporca pagata a prezzo pieno. In caso contrario, l’amministrazione di Sassano sappia già da adesso che noi saremo sempre e comunque attenti alla difesa dei diritti dei cittadini.

Roberto De Luca, Responsabile sede CODACONS di Sala Consilina

Un pensiero su “Sala Consilina: Codacons, finalmente sentenza sull’acqua sporca

  1. Non lamentatevi in quel del Diano. Quando ci faranno pagare l’aria inquinata a prezzo pieno, allora ci sarà davvero da preoccuparsi…

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