Sos, cercasi emozioni!

di Rita Occidente Lupo

Scuole chiuse. Afa caliginosa. Cervello in tilt. Neuroni frenetici. Tra tanta voglia di diversivi. Anche in modo violento. Così succede che, a caccia d’emozioni, di spettacolarizzazione o semplicemnte di euri, ci s’improvvisi gangster. Armati di colt giocattolo, puntata su malcapitati farmacisti. L’episodio del milanese fa comprendere come il passo tra la verità e la fiction sia davvero molto breve. Infatti il giovane, autore dell’episodio, a suo discarico, la motivazione del “colpo” :raggranellare un bigliettone verde, per brindare con gli amici. La nota goliardica, di fine anno scolastico, tra stupore e terrore. Si sarebbe potuto evitare, se non altro, che i camici bianchi…sbiancassero dalla paura! Al giovanotto, così creativo, oltre alle regolari indagini, al momento alcuna punizione ufficiale. Al di là dell’ammenda, il fatto “incriminante”. Anche se il revolver, un giocattolo. Privo solo dello spruzzino clownesco! Quando la mattinata vien trascorsa in strada, tanti rischi. E bravate. Ora che il tempo stressa per l’afa le città, che il mare non viene sempre fruito per il pessimo colore, il tempo da ingannare in ogni modo.  E ragazzi in cerca di stupori. D’identità. Soprattutto d’impegni, con i quali spezzare il quotidiano. L’estate, senza la scuola, diventa troppo lunga!

2 pensieri su “Sos, cercasi emozioni!

  1. Gentile Direttrice, leggendo il Suo editoriale, ho ripensato alla prima lezione di Psicopatologia che ho seguito, in cui il docente ha definito le emozioni come “i colori della vita”. L’emozionalità è vasta ed articolata in una persona che viva in un ambito di “normalità”, il problema nasce quando, soprattutto ai bambini,non si lascia spazio per esprimere le emozioni.Viviamo di fretta, bruciamo esperienze ed inseguiamo a volte nemmeno noi sappiamo bene cosa. Così le emozioni che potremmo assaporare tutti i giorni sbiadiscono e si cerca qualcosa di forte. E’ interessante , a mio avviso, notare che in tempo di crisi calano i consumi, ma quelli relativi a droghe, sigarette , psicofarmaci e telefonate non conoscono recessione.Come ahimè spesso mi capita, peccherò di buonismo,eppure rendere l’estate un poco più corta ai giovani e meno giovani così annoiati con un poco di volontariato,
    (magari riconosciuto poi dalle scuole come credito formativo per i ragazzi)non potrebbe rivelarsi una possibile alternativa? Ma a monte c’è comunque un problema. Chi potrà aiutare il giovane a capire che esistono altre modalità espressive oltre a quelle della “bravata”? Con osservanza.
    Giovanna Rezzoagli
    Giovanna Rezzoagli

  2. “Al giovanotto, così creativo, oltre alle regolari indagini, al momento alcuna punizione ufficiale.”
    Gentile Direttrice,
    ho letto bene? Se fosse stato un giovane disperato (magari clandestino) con quel giocattolo in mano a racimolare un biglietto verde, non per sballo, ma per dar da mangiare qualcosa ai figli, come lo avrebbe chiamato? “rapina a mano armata” o “atto creativo”?
    Temo che certi “atti creativi” meritino una attenzione sociale maggiore e non aggiungo altro. Da noi, la Legge è uguale per tutti?

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