Elezioni: vince la destra ma Berlusconi perde la faccia

Aldo Bianchini

Quando si parla di politica bisognerebbe sempre attenersi all’esame obiettivo ed oggettivo dei fatti, trascendendo da enfatizzazioni, proclami e ricerche affannose di elementi di vittoria pur in presenza di una sconfitta palese. Per questo il nostro è “il bel Paese” rispetto a tutti gli altri paesi europei dove le mele non vengono mai mischiate alle pere, e così via. Detto questo e visualizzato il responso elettorale certo, va subito detto che rispetto alle scorse europee il centro-destra vince e il centro-sinistra perde. Punto. Se, poi, mischiamo le mele con le pere dobbiamo anche dire che rispetto alle politiche del 2008 il centro-destra arretra mentre il centro-sinistra perde nuovamente. La partita, dunque, potrebbe concludersi con il risultato di 2-1 a favore del centro-destra. Non è così!! Nella partita complessiva non va sottovalutata la presenza di un personaggio carismatico ed anche (per certi versi) amato come Silvio Berlusconi che (pur non essendo un leader) stravince la partita personale nei confronti di qualsiasi altro personaggio politico oggi esistente nel panorama nazionale. E proprio la non sottovalutazione della presenza di Berlusconi deve indurre tutti quelli che vogliono parlare di politica a riflettere sulla “evidente brusca frenata” che l’immagine di cotanto personaggio ha dovuto subire da un corpo elettorale evidentemente molto attento ai passaggi superlativi relativamente ad una ipervalutazione di sondaggi artatamente addomesticati a fronte di fatti concreti scoppiati come mine vaganti in piena campagna elettorale. La si può pensare come si vuole, ma sostenere che lo scandalo della “non bella” Noemi (che come la vamp-Osiris è andata al seggio scortata) non abbia inciso, almeno nell’immaginario collettivo, mi sembra riduttivo; far finta che tutto il casino combinato da Lombardo in Sicilia non abbia avuto i suoi effetti negativi, così come sostenere che l’ennesima tegola giudiziaria (volutamente tirata in ballo proprio adesso) non abbia fatto storcere il naso a molti è pura utopia. Come, infine, sostenere che la vendita del calciatore Kakà non abbia inciso nell’elettorato sportivo; anche se, con tutto il rispetto, la politica non si fa con il pallone!! Bisogna dirlo con chiarezza: c’è stata una sovraesposizione di Berlusconi che, per la prima volta, non ha pagato in termini di voti. E questo, in chiave politica, è certamente un campanello d’allarme. Come tutto questo, a bocce ferme, si ripercuoterà sulla Provincia di Salerno è diffficile dirlo, checchè ne dica qualcuno che già annuncia la vittoria di Cirielli con oltre il 53% dei consensi. Questa volta, secondo il mio opinabile giudizio, nessuno potrà contare sul positivo “effetto Berlusconi” per le ragioni innanzi esposte. Un dato è certo, in tanti turandosi il naso sono andati comunque a votare ma “molti” hanno preferito rimanere a casa penalizzando, semmai, chi non ha alcuna colpa come i candidati del centro-destra a sostegno di Cirielli. Questo giornale, in linea con il suo spirito, ha preferito stamane non confondere le idee ai lettori con proiezioni e previsioni basati assolutamente sul nulla. La cronaca delle prossime ore ci dirà ovviamente, la verità.

Un pensiero su “Elezioni: vince la destra ma Berlusconi perde la faccia

  1. Solo oggi (9 giugno) leggo il tuo articolo. Vorrei che i Soloni di Repubblica ti leggessero e capissero come (a mio avviso) si faccia il vero Giornalismo. Per non parlare dei nostrani.
    Attendo di conoscere se vi sono mecenati che possano offrirti la direzione di un’altra TV, LIBERA ovviamente. In mancanza, ci accontentiamo di questo bellissimo giornale.

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