Che macello! O stolti!! Silvio ringrazia!!!

 

 

Michele Ingenito

 

Tra una pausa e l’altra, di sera, ci dilettiamo ad integrare un po’ di tempo libero con l’ascolto anche della cronaca politica del giorno.Ieri sera TG1 e TG2, più o meno si equivalgono, ci hanno gratificato della solita passerella di politici ‘un contro l’altro armati.’Ma quanto a novità critiche, dialettiche o propositive nelle dichiarazioni dei vari leader, manco per idea. Tutti a ‘cantare’ le medesime canzoni che, ormai, gli Italiani conoscono a memoria. Con la sola differenza che, mentre chi comanda – Berlusconi e soci – fanno tesoro delle ciance noiosissime miste a pettegolezzi di borgata di Franceschini e dintorni, quest’ultimo, Di Pietro e tutti gli altri, danno fondo alla loro fantasia di sostanza politica da vasca da bagno per dire, ridire, ribadire eccetera, eccetera, sempre le stesse cose. Da mane a sera: “Aerei di stato targati Apicella, piloti militari trasformati in servi di palazzo, anzi di villa (Certosa), apertura di un fascicolo contro il premier da parte della Procura della Repubblica di Roma” e via di questo passo.Siamo, così, giunti alla vigilia delle elezioni e miglior regalo l’opposizione non poteva fare al governo in carica e a chi lo sostiene.Tra cotanta tristezza ideologica e politica, cresce alla base la nostalgia per un tempo che fu. Un tempo in cui i grandi leader di sinistra sapevano motivare i propri adepti, entusiasmare le folle, dare senso critico e politico ad una opposizione determinata e motivata contro il potere. Qualunque fosse la sua matrice di origine che, gira e rigira, era, poi, sempre la stessa. Il centro, la borghesia alta, il mondo dell’affare, costantemente in agguato contro gli interessi dignitosamente effimeri dei milioni di formichine che era (e resta) il popolo, tra i suoi bisogni e le sue privazioni.Ora la situazione per la gente comune non è cambiata. Anzi, per molti, moltissimi aspetti è anche peggiore; dalla terza o quarta settimana in giù almeno. Eppure, la sinistra e il suo centro, o coloro che quell’etichetta rivendicano, fanno di tutto per peggiorare le cose. Senza idee, senza motivazioni forti, senza quell’autorevolezza che sconfigga l’insulsa maniera di fare opposizione attraverso il pettegolezzo, cadendo nella trappola da polli che loro stesso si costruiscono. E così i comunisti o quelli di sinistra del Nord finiscono in Lega, Lega Nord. Il massimo del loro fallimento.E, allora, se crollo deve esserci per risalire la china, si accomodino pure i Franceschini, i Di Pietro, le Bindi, i D’Alema, le Bonino e le loro defluenti truppe sul fondo dell’oceano delle loro idee buie, lascino sempre più spazio ad un Berlusconi straripante, in attesa degli eventi di là da venire.Privi di alternative e di ‘svaghi’, assediati dai pensieri tristi di chi poco o nulla più conta, avranno tutto il tempo per pensare e ripensare ai loro errori, per studiare in senso stretto la materia prima della politica, dei buchi che sempre fisiologicamente si apriranno da parte di chi detiene lo scettro, fino ad ‘inventare’ le alternative giuste e funzionali per una diversa maniera di servire il popolo, di interpretarne i bisogni, di soddisfarli adeguatamente.Sarà la risalita della china. Ma, prima di allora, il Purgatorio è dietro l’angolo. E’ lì che dovranno fare tesoro di errori e di manchevolezze. Sperando che, una volta espiati gli errori, non confondano la strada del ritorno nel tentativo di imboccare la retta via. Confondendo, cioè, la risalita con la discesa, che, come si sa, hanno due nomi chiari ed inequivocabili. Lo capiremo insieme alla storia, tra qualche anno e non prima. Se e quando l’attuale PD avrà ottemperato a quel bagno di umiltà e di coerenza autenticamente popolari, ma da tempo perduti.