Ditelo all’avvocato:Come rimediare agli errori nuziali?

 

Avv. Luciano Provenza

Quante volte abbiamo sentito parenti o amici lamentarsi del proprio matrimonio! Chi per un motivo, chi per un altro, afferma di aver commesso un errore a celebrare le nozze.Purtroppo, sono sempre più frequenti i fallimenti nuziali portati all’attenzione dei giudici ecclesiastici, che devono verificare se al momento del consenso uno degli sposi è caduto in errore.Di volta in volta, si ascoltano frasi quali: “mia moglie mi ha tenuto nascosto che non poteva avere figli, se me lo avesse detto prima del matrimonio, non l’avrei sposata”, “solo dopo che è nato nostro figlio, ho scoperto che lui era ancora innamorato della sua ex e che non ha mai smesso di incontrarla”, “ero certa di aver sposato un professore ed invece è un semplice collaboratore scolastico”, “i miei suoceri mi hanno occultato che mio marito ha avuto problemi di depressione sin da ragazzo”, “se prima del matrimonio avessi conosciuto il carattere violento di mio marito, non l’avrei mai sposato”.Quando si instaura un processo avente ad oggetto la nullità del matrimonio-Sacramento a causa dell’errore, il giudice deve condurre innanzitutto un’istruttoria basata sul criterium aestimationis e sul criterium reactionis. In altri termini,  è necessario individuare se le qualità ricercate dalla parte errante erano state dalla stessa intese in modo diretto e principale ed addirittura prevalente, cioè più importanti del futuro sposo.Ritornando ai casi sopra evidenziati, non è sufficiente, ad esempio, dimostrare che il coniuge ha sottaciuto la propria sterilità, è invece necessario provare che il desiderio di avere figli prima del matrimonio era preminente e prevalente su tutto e tutti. Per essere ancora più chiari, è come se ci si sposasse a prescindere dalla bellezza, dalla ricchezza o dall’intelligenza di una persona, ma solo ed esclusivamente per avere figli.Altro elemento significativo nelle fattispecie di nullità matrimoniali aventi ad oggetto l’errore sulle qualità, è rappresentato dalla “reazione” di colui che scopre di essere incorso in errore. Secondo la giurisprudenza rotale, infatti, non risulta credibile chi lascia passare molti anni dal momento in cui scopre che il coniuge non possiede le qualità ricercate. Se quelle qualità fossero state davvero fondamentali, avrebbero determinato l’immediata rottura del matrimonio.Purtroppo, oggi si riscontrano molti casi in cui l’errore è invocato solo come pretesto per ottenere la nullità del matrimonio. Ma i giudici ecclesiastici, pur dotati di quella pastoralità sacerdotale che impregna il processo canonico, sono molto rigorosi e difficilmente cadono in errore!

2 pensieri su “Ditelo all’avvocato:Come rimediare agli errori nuziali?

  1. Caro Luciano,

    ti saluto con grande affetto e stima. La tua professionalità farà crescere sempre di più questo giornale che considero il “nostro quotidiano”. Io credo che oggi la famiglia sia in crisi perchè alcuni valori sono ritinuti non più adeguati ai tempi. Sono certo che i tuoi articoli saranno illuminanti per tutti.
    A presto
    Sergio Barletta

  2. Caro Luciano,
    mi fa piacere leggere la tua rubrica e dalle tue parole avere la conferma di quanto siano più attenti e scrupolosi i giudici ecclesiastici rispetto a quelli “civili”.
    Benchè credo, correggimi se sbaglio, che al di là dell’attenzione dell’organo giudicante, forse ancora più importante e determinante è la professionalità e l’onestà intellettuale degli avvocati che, in tanti giudizi civili di separazione o divorzio, con estrema facilità mettono su “gudiziali” e chiedono inammissibili “addebiti” mentre magari, con maggiore rispetto sia per la professione che svolgiamo sia, soprattutto, per l’istituto “famiglia” che è in crisi, potrebbero aiutare le parti a risolvere “consensualmente” i loro contrasti nell’interesse superiore dei figli, quando presenti, evitando una guerra che inevitabilmente si ritorce contro l’intero nucleo familiare.
    Responsabilità e correttezza sono le parole guida della nostra amata seppur bistrattata professione!!
    Ciao. con affetto!
    Maria Teresa de Scianni

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