Salerno: l’on. Bersani “riscoprire l’orgoglio italiano”

Summuit elettorale coi fiocchi stasera presso l’Hotel Mediterranea, col tavolo PD, stretto intorno all’on.Pierluigi Bersani: Gianni Iuliano e Gianni Pittella, candidati alle europee, il sindaco Vincenzo De Luca, il parlamentare Fulvio Bonavitacola, il segretario provinciale democratico Michele Figliulo. Reminiscenze da parte di Figliulo: “Lo scorso anno, ricordo che fu proprio l’On. Cirielli a commentare positivamente l’operato del presidente provinciale Angelo Villani per le infrastrutture. Ergo, merita d’esser riconfermato presidente.” “Soprattutto in un momento di delirio politico del centro-destra- ha stigmatizzato Bersani- in cui c’è da temere per la tenuta del Paese. Le elezioni europee, determinanti per il nostro Paese, in quanto il Parlamento di Bruxelles avrà più potere al Sud Italia. Pensiamo al momento difficile per il Paese ed a Berlusconi, che non ha mai usato questo termine. Quando tentavamo di parlar delle emergenze economiche che sussistevano, tacciati di catastrofismo. Ci han fatto credere che perdurano debiti e deficit, ma se non era per noi, ora eravamo fuori dall’Europa. Mi riferisco all’introduzione dell’Euro, che il coriaceo Prodi perseguì. Berlusconi associa il suo volto alla soluzione, mai al problema. Tale modello di consenso, è negativo, in quanto non occorre essere al governo, per ottenere consensi, bensì l’inverso. Fallaci le sue promesse! Come quelle dello scroso anno in merito alla scuola, sulla quale non ci sarebbero stati tagli ed invece, la realtà attuale del maestro unico, del precariato, sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo sentire i predicozzi di un ministro che definisce “panzoni” i tutori dell’Ordine. Siamo dinanzi ad un periodo nero per le sorti economiche del nostro Stivale. Pertanto, guardati con attenzione dall’intera Europa. Dobbiamo aver fiducia nelle nostre idee. Risvegliare l’orgoglio delle nostre tradizioni. Non si può star bene da soli. Occorre ciò per tutti. Maggiori diritti umani, sanità, sicurezza, economia. Se il rapporto tra economia e società richiede la mediazione della politica, dobbiamo riprendere orgoglio. La nuova fase può rinascere solo dai territori che occupiamo. Il nostro autonomismo è generoso. Anche se rendere il Welfare funzionale, non è facile, ma la nostra è la battaglia del centro-sinistra contro il centro-destra.”