Sesso a qualunque condizione

di Rita Occidente Lupo

Qualifica: sessualità per diversamente abili. Così Marien, in Spagna, sbaraglia la concorrenza. Le sue prestazioni, nei week end, cifre da capogiro: 2000€. Più contenute, per la singola occasione: 200€. Un servizio sociale, appella lei, il suo offrirsi a paraplegici, obesi, ustionati ed affetti dalla sindrome di down. Nulla  le fa più specie. Da ex infermiera, a crocerossina del sesso. Per regalare piacere ai più deboli. Il suo, un mistificante volontariato. A sentirla o a leggerla sul blog, quasi un’educanda. Sposa delle cause deboli. Con i proventi finora accumulati, una più che soddisfacente posizione economica. Un investimento, il proprio corpo, più che redditizio, grazie ai diversamente abili. Per lei, avvezza a trattare con chi non è normodotato, quasi naturale il sesso. Al di là del gap fisico. Partendo dal presupposto che l’altro ha in ogni caso i suoi bisogni, le sue pulsioni. Che l’erotismo, non lesina contorni. Così, a testa alta, affronta le critiche. Lo scetticismo del governo spagnolo che, al di là delle spinte progressiste, non riesce a canalizzare l’ arte della donna. Le sue ricette, per i clienti con i quali ormai, da anni, intesse rapporti, sulla fiducia. Valenza psicologica,  pazienza nel lavoro,  delicatezza nel discutere: ingredienti che miscela sapientemente. Che le hanno consentito d’accumulare un bel patrimonio. Continuando anche a volersi spacciare per una benefattrice sociale. Ovviamente, senza concedersi mai in saldo! Diritti dei disabili, anche questi. Servirsi dell’arte meretricia come tanti altri. Quanta strumentalizzazione ci sia da parte di Marien,  da verificare. Fino a che punto non venga cavalcata l’onda della “rarità” per speculare. Ma si sa, certe professionalità, costano fior di quattrini!

Un pensiero su “Sesso a qualunque condizione

  1. Camminando per un mercato, Banzan colse un dialogo tra un macellaio e un suo cliente.”Dammi il miglior pezzo di carne che hai” disse il cliente.
    “Nella mia bottega tutto è il migliore” ribatté il macellaio. “Qui non trovi un pezzo di carne che non sia il migliore”.
    A queste parole Banzan fu illuminato.
    (dalle 101 Storie Zen a cura di N. Senzaki e P. Reps (Adelphi, Milano, 1973)

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