5 Maggio: Giornata Nazionale contro la pedofilia

 Giovanna Rezzoagli

La commissione Affari costituzionali del Senato ha stabilito che il 5 maggio  sarà la “Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia”. Il fenomeno risulta essere in vistosa crescita, molto verosimilmente anche perché è aumentata la sensibilizzazione a livello sociale e, conseguentemente, le denunce degli abusi. La cronaca recente riporta la notizia di una maxi operazione che ha portato a 69 denunce e 3 arresti in 16 regioni italiane per il reato di condivisione via internet di filmati pedopornografici, che coinvolgevano bambini molto piccoli. Gli inquirenti hanno ipotizzato che lo scambio avvenisse senza passaggio di denaro, in una sorta di regime di baratto degli orrori. Con tutta probabilità i video erano stati realizzati nell’ambito di  viaggi programmati allo scopo. Il cosiddetto “Turismo sessuale” è in netta crescita, il turista sessuale italiano è maschio nell’80-85% dei casi, con un’età compresa tra i 20 ed i 40 anni, anche tra le donne si registra un aumento della casistica. Sono dati della “Conferenza europea per la protezione dei minori dallo sfruttamento sessuale del turismo”. L’indagine si è basata sullo studio di casi reali, materiale di archivi personali e di giuristi, indagini  condotte da Polizia e Carabinieri, siti internet e chat dedicate. Nel turista sessuale e nel pedofilo abita “la netta sensazione di non essere arrestato”: circa 2 milioni i minori sfruttati sessualmente nel mondo, per un giro d’affari di oltre 5 miliardi di dollari all’anno. ll turismo sessuale contribuisce ad alimentare il mercato della prostituzione minorile e procura lauti guadagni alle agenzie turistiche che si occupano dello speciale viaggiatore: dall’annuncio pubblicitario (a volte camuffato, altre volte chiaro ed inequivocabile), all’arrivo ai “servizi”, destinazione, alla sistemazione in hotel, o piccoli residence comprensivi dei “particolari servizi”. Anche i media diffondono largamente l’immagine della vacanza in stretta analogia con quella della libertà sessuale, permettendo al turista, in cerca di avventure esotiche, di disfarsi delle costrizioni morali e sociali che regolano i comportamenti della vita quotidiana. Il turismo sessuale è oggi punito esplicitamente da una legge italiana approvata nel 1998. In pratica, un cittadino italiano denunciato per pedofilia all’estero, viene perseguito anche dalla legge italiana, indipendentemente dall’iter giudiziario del Paese in cui è scattata la denuncia. Eppure spesso questi cittadini hanno figli, una vita “perbene”, qualsiasi cosa questo termine indichi. Etica, morale, termini che fanno tremare l’anima di fronte al dolore che tanti bambini porteranno per tutta la vita inciso nella psiche, se non nel corpo. Ci sono ferite che nessun balsamo può lenire. Per chi sa e tace anche il concetto di giustizia è morto, forse non è mai nato.