Letto alla Radio: l’ ultimo libro di Marco Ambrogi

E’ già diffuso nel Vallo di Diano l’ultimo libro di Marco Ambrogi, architetto e scrittore di Sant’Arsenio, dal titolo “La storia in parallelo. Aspetti culturali e sociali del Vallo di Diano attraverso le gesta delle sue protagoniste”, recentemente presentato a Sassano. Sarà questo il lavoro di cui si parlerà lunedì a Radio Alfa, in occasione di un nuovo appuntamento con “Letto alla Radio”, la rubrica dedicata ai libri curata da Annavelia Salerno, in onda alle 18.45. Un libro dedicato alla storia del Vallo di Diano, ed in particolare alle donne che nel tempo si sono distinte per le loro gesta, ma anche un’opera che consente una riflessione sulla cultura delle Pari Opportunità nel territorio. “La storia in parallelo”, stampato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Salerno, vuole mettere in evidenza, analizzandoli, le figure ed i momenti salienti della storia valdianese, con particolare attenzione sugli episodi “in positivo” che possono costituire un esempio per le donne di oggi. Il volume è diviso in cinque capitoli, dedicati rispettivamente alla cultura lucana e romana del Vallo di Diano, al Medioevo (con l’analisi della vita dei monasteri e della società civile), all’età moderna e contemporanea (stregoneria, brigantaggio al femminile, figure di beate e di eroine); gli ultimi due capitoli condensano due aspetti fondamentali della cultura delle Pari Opportunità: il Novecento con le lotte per il diritto di voto universale ed il voto del 1946 aperto anche alle donne e una ricerca degli alunni della Scuola Media di Sant’Arsenio sulla cultura paritaria attuale nel paese ed in quello contermine di San Pietro al Tanagro. Marco Ambrogi, mediante la passione per la cultura e la ricerca che lo contraddistingue, contribuisce a definire un quadro completo della storia delle donne, una storia “in parallelo” rispetto a quella degli uomini, e a sottolineare l’invito alle donne di oggi a prendere spunto dalla storia di altre donne, “per continuare a battersi in difesa dell’uguaglianza e della parità, il cui significato, purtroppo, è ancora sconosciuto a molte lavoratrici e casalinghe del Vallo di Diano”.