Riceviamo e pubblichiamo

Ai giorni estivi volgesti il guato
e, come belva, tendesti agguato,
coi proci ignavi, i tuoi famigli,
ai marinari sopra i navigli.
In quelle stanze orbe di vita
tu preparasti l’ardua sortita;
il caldo vento quel dì spirava
lustri di gloria il ciel menava;
di possa immensa, di chiara fama
sì come quella ch’ognuno brama,
era il presagio del tuo scudiero,
e della dama, di cui vai fiero.
Quei tuoi fidati soldati foschi
che incedon lesti per rade e boschi
pur s’inchinaron al tuo cospetto,
devoto segno d’ogni rispetto;
portaron doni, e con parole
resero degna l’inclita prole
dell’oro pubblico (col tuo consenso)
e della mirra, del loro incenso.
Volgea alla fine il tuo mandato
e senza mai prendere fiato
tu rincorresti l’odiato addio
e lo fermasti pronto, perdio!
Tu rimandasti di anno in anno
questo temuto vile malanno
e quando alcuno ti dimandava
se fosse vera quella tua brava
corsa a non ceder l’utile scranno
tu ti adombravi, ma senza affanno
dicevi ch’era vera sciocchezza
lurida farsa, una schifezza,
simile a quella trita novella
di cui sui libri ancor si favella
d’un tuo protetto di dubbio ingegno
che grande lustro dava al tuo regno
con motti strani, strane parlate
che furon alfine tutte premiate: 
questa la più comune sorte
di menti degne della tua corte.
Certo qualcuno pur dette ascolto
e con il bronzo sopra il suo volto
riconfermando quanto affermato
si dimostrava in questo grato
delle prebende, delle dazioni,
di quegli affari senza sanzioni,
di ambiti premi a buona condotta

per quella pace che mai fu rotta.
Per questi fatti portasti immondo
bruto presagio per questo mondo.
Per questi fatti cantiamo gloria
e celebriamo la tua vittoria.

 Ilaria Stambelli

2 pensieri su “Riceviamo e pubblichiamo

  1. “Però! Un po’ retrò oggi il verso in metrica, ma la satira feroce lo richiede.
    … Ma chi sarà mai questo simpatico personaggio? Io sono solo un affezionato Lettore occasionale ma questo personaggio è stato capace di fare rinverdire la poesia di un tempo”

  2. Rispondo molto volentieri alla domanda del “Lettore occasionale”.

    In effetti la metrica e la rima dovrebbero servire a lanciare un ulteriore messaggio al cortese Lettore: le parole non sono state scelte a caso ed il componimento tutto è stato curato nei dettagli.

    Naturalmente, la Musa Sociale da ultimo ha voluto ispirarmi con un metro non propriamente comune. Mi dispiace che non sia stato possibile riprodurre le stanze nel pezzo pubblicato sul WEB.

    Vorrei qui solo aggiungere i miei ringraziamenti per l’ospitalità alla Direttrice Occidente Lupo e a tutti gli amici che hanno apprezzato la mia “poesia di un tempo”.

    Sto attualmente preparando un canto dal titolo latineggiante: OMNIA IMMUNDA IMMUNDIS. Partendo da considerazioni legate all’immondizia campana, cerco di individuare, attraverso la rima e il canto, alcuni responsabili “occulti”. I collegamenti tra i fatti esposti ed, eventualmente, le persone fisiche potrebbero risultare più chiari al Lettore, dopo la lettura di questa poesia “sociale” (se vogliamo definirla così), che spero possa essere pubblicata su questo sito in esclusiva.

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