Spiritualità: gli angeli di Mans

 

don Marcello Stanzione

 “Gli angeli, i militari e le forze dell’ordine” è questo il tema della quinta edizione del meeting angelologico nazionale che si terra a Campagna in provincia di Salerno, il 1 e 2 giugno 2009 presso i locali della parrocchia di Santa Maria La Nova. Periodicamente sulle riviste compare la storia degli “Angeli di Mans”. Tali apparizioni angeliche avven­nero, durante la prima guerra mondiale, nei pressi della città di Mans, durante una battaglia tra l’esercito tedesco e quello alleato, tra il 23 ed il 24 Agosto 1914. Dopo giorni di furiosi combattimenti. l’esercito tedesco era avanzato fino al centro del Belgio e della Francia. I tedeschi concentrarono i loro attacchi specialmente contro le truppe inglesi che, rispetto all’esercito teutonico, erano in condizioni di enorme inferiorità numerica. Una grave sconfitta militare per gli inglesi appariva inevitabile ed in Gran Bretagna le chiese erano gremite dal popolo, che era stato convocato, per un giorno di preghiera nazionale, perché la guerra sembrava già persa. Ma nella settimana successiva a quelle giornate di preghiera nazionale, una serie di avvenimenti imprevisti trattenne l’esercito tedesco dallo sferrare l’attacco finale decisivo, cosic­ché gli inglesi si ritirarono e raggiunsero posizioni relativamente sicure. Nel 1916, due ufficiali inglesi pubblicarono un resoconto dei fatti con il titolo di “Gli Angeli di Mans”, in cui scrissero: “Gli inglesi si aspettavano di essere annientati, dato che eravamo quasi del tutto indifesi, allorquando, con nostro stupore, i tedeschi si fermarono come storditi, e non fecero neppure il gesto di toccare i propri cannoni o di muoversi, dandoci il tempo dì fuggire imboccando alcune strade laterali. Un uomo disse di aver visto `uno squadrone di Angeli tra noi e il nemico. Ad un altro fu chiesto se avesse sentito parlare della meravigliosa storia degli Angeli. L’uomo rispose di averli visti personalmente. Mentre lui e la sua com­pagnia si stavano ritirando, udirono la cavalleria tedesca che galoppava dietro di loro. Videro un luogo che offriva loro una speranza di salvezza, in cui avrebbero potuto, fermarsi per tentare di resistere all’at­tacco, ma prima che potessero raggiungerlo, la cavalleria tedesca fu loro addosso. Si voltarono quindi per fronteggiare il nemico, senza aspettarsi altri che una morte istantanea, quando, con grande meravi­glia, videro tra loro ed il nemico un intero squadrone di Angeli. I cavalli tedeschi si voltarono terrorizzati e fuggirono completamente in preda al panico”. Molti anni dopo, nel 1982, il capitano Cecíl Hayword, ufficiale di Stato Maggiore nel servizio segreto, rilasciò questa dichiarazione riguardo agli “Angeli di Mans”: “Durante la ritirata attraverso Mans, sotto un pesantissimo fuoco di artiglieria, un distaccamento di soldati inglesi si ritirò dietro ad una barricata eretta frettolosamente, tentando di contrastare l’avanzata nemica. Il fuoco da entrambe le parti era molto intenso e l’aria rimbombava del fragore assordante dell’esplosione delle granate. Improvvisamente, il fuoco cessò completamente e cad­de un silenzio totale. Guardando al di sopra della loro barricata, gli attoniti inglesi scorsero tra loro ed i tedeschi quattro o cinque esseri meravigliosi, molto più grandi degli uomini. Portavano vesti bianche ed erano a capo scoperto; sembravano fluttuare più che stare in piedi. Voltavano le spalle agli inglesi, e fronteggiavano i tedeschi con le mani e le braccia protese in avanti. Il sole brillava di luce molto intensa in quel momento”.

Dopo un attimo di smarrimento, gli inglesi si accorsero che i tedeschi si stavano ritirando disordinata­mente. Già in altre occasioni, gli inglesi avevano conosciuto il pericolo di venir circondati dalle truppe nemiche. Proprio quando la situazione sembrava ormai senza speranza, all’improvviso il pesante fuoco nemico cessò completamente e dappertutto cadde un grande silenzio. Il cielo si aprì con una vivida luce sfolgorante, ed apparvero le sagome di “creature luminose”. Sembrava che fluttuassero tra le truppe tedesche e le inglesi, e che impedissero l’ulteriore avanzata del nemico. Una parte della cavalleria tede­sca stava venendo avanti proprio in quel momento, ed improvvisamente gli ufficiali e i soldati non riusci­rono a far procedere oltre i cavalli. Prima che gli stupefatti inglesi riuscissero a rendersi conto di quanto era successo, l’intero reparto nemico, apparentemente vittorioso, si stava ritirando disordinatamente. Ciò permise all’esercito inglese ed alleato di riunirsi e di arretrare fino ad una linea di difesa situata diverse miglia più a est.