Gianni Morandi: in tour all’Arechi

di Rita Occidente Lupo

Gianni, un bravo ragazzo. Con le scapole incurvate, come a sostenere il mondo o a sconfiggere la timidezza che si porta dentro. Con la sua perenne smania dinoccolata, di non crescere mai. Neanche ad oltre sessant’anni suonati. A fine mese, con il suo tendone, un bagno di folla ad applaudirlo presso l’Arechi, tappa del suo tour italiano. Di strada, da Monghidoro, sua terra d’origine, tanta. Tra gli alti e bassi che gli onori della cronaca, a volte generosamante tributano. Altre, lesinano senza spiegazioni. Così l’amante di una certa moda anni ’60, che lo faceva palpitare per Laura Efrikian, di qualche anno più grande di lui, sposata in segreto. Dalle nozze, due figli. Il ragazzo che, facendo la gavetta giacchè alle spalle, la sua famiglia non era agiata, marcava consensi nelle case italiane. In giro per i vari karaoke musicali. Per le vetrine della canzone italiana. Dal Cantagiro, a Sanremo. Con tanta voglia di cantare. Sempre. Prendendo le mosse dal mitico “Volare”, che lo alò, per far sì che la sua voce, si dispiegasse a volontà. Mogol, in alcuni momenti nevralgici, in quelle contropieghe dell’esistenza, quando la ribalta del successo oscura senza pietà. La ripresa. Da quel vortice nel quale stava per sprofondare. Nel momento in cui il mondo, il pubblico, voltavano pagina. Ingoiandolo in quella voragine che, senza pietà, defalca vecchi talenti. Spesso, senza alcun rimpianto. La Nazionale cantanti. Le iniziative di solidarietà. E le scarpette dell’imperdonabile bravo ragazzo, ad inseguire la palla, sul rettangolo verde di fortuna. Insieme agli altri calciatori, di squadra e di successi. La lenta risalita, non in nome della religiosità. Oggi, dopo le sue seconde nozze, i suoi costanti contatti col mondo artistico, la sua chitarra, compagna di viaggi e di venture. Inseparabile amica dei momenti di solitudine. La sorte di un bravo ragazzo che, amante dei Beatles e dei Rolling Stones, partecipò alle sorti belliche del Vietnam, mitragliando la pace e non la guerra.