Il Papa: no ai preservativi!

di Rita Occidente Lupo

Prossima enciclica sull’etica. Rimarca deciso il Papa conservatore, a detta di molti, che continua a muovere i Passi del Vaticano sull’orma del suo predecessore. All’ombra dell’Amore e responsabilità di Wojtyla, già affrontata la problematica sessuale senza sconti. Nè luoghi geografici. E dell’amore connesso alla castità. Anche Ratzinger sottolinea l’importanza dell’astinenza, quando l’amore rischia di mettere in pericolo la vita umana. Preoccupazione e scetticismo tra coloro che hanno dovuto accettare il diniego del Pontefice sull’uso del preservativo. Perfino nella lotta all’Aids. Flagello di  popoli che, deprivati della sussistenza economica, periscono per inedia e carenza sanitaria. Un popolo, quello camerunese, prostrato dall’opulenza occidentale, che s’abbarbica alla sopravvivenza in mille modi. Tutela alla vita, l’egida vaticana. Che non subisce mistificazioni in alcun tempo. Ed in alcuna sorta. Non sempre l’esistenza è un dono. Così la pensano molti, quando questa appare negletta. Se frutto di violenza, mette in pericolo la sua stessa incolumità. La vita, una scelta. Con o senza la fede. Con o senza l’etica cristiana. Dinanzi all’uso indiscriminato del preservativo, parafulmine di gravidanze indesiderate, Ratzinger pone lo steccato della morale. Chiede che in nome della salvezza eterna, si riesca a rinnegare anche l’istinto sessuale. “La capacità di donarsi all’altro, senza orpelli- scriveva Wojtyla- e non a metà, salvaguardando l’atto unitivo e procreativo”.  Il problema è che il Continente cotto dal sole, registra il 70% della popolazione affetta dall’Hiv. Ed usa il preservativo come strumento preventivo per la diffusione di tale patologia. Certamente tante altre infermità sono state portate all’attenzione di Ratzinger. Come quelle nello Yaoundè, tra centinaia di sedie a rotelle. Qui il Papa non ha minimamente fatto riferimento alla miccia del preservativo. Una querelle che tra i vari Paesi e la Santa Sede, il portavoce vaticano ed il Ministero della sanità, sta tenendo alto un dibattito che dovrebbe non meravigliare. Anche se si verifica a contatto di un Continente che vive l’Aids nel proprio quotidiano. Da sempre strenue difensore della procreazione, il netto diniego agli anticoncezionali. In tale ottica, già con il Papa polacco, misure restrittive anche per gli sposi cristiani. Palpabile il dissenso comunque anche del mondo cattolico. Già la Francia, fa la voce grossa a riguardo. Parlare oggi di castità, sembra davvero contro -corrente. Medievale. E vivere nell’astinenza, quando il fisico sferra strali in ogni direzione, fuori moda. Nessuna  apertura, in tema di sessualità, malgrado l’Africa implori clemenza, per le ferite del colonialismo! Il Papa solleva la voce anche contro le multinazionali e quant’altro sfigura la dignità dell’uomo! Non solo Aids, ma ogni forma di sofferenza fisica o morale è da debellare per il bene dell’uomo, al quale però, non viene sottratta la croce della sua condizione caduca.

 

 

3 pensieri su “Il Papa: no ai preservativi!

  1. Le parole di Benedetto XVI non sono affatto scandalose. Chi ritiene che il rappresentante di Cristo sulla terra possa suggerire l’uso del preservativo per debellare l’aids non ha ben compreso il significato del vangelo. Dietro il flagello ella sindrome da hiv c’è uno stile di vita disordinato che favorisce e alimenta la diffusione della malattia : l’infedeltà, il sesso praticato fuori dal matrimonio o comunque fuori da una relazione più o meno consolidata. Il papa, da cristiano vero, si preoccupa delle nostre anime più che dei nostri corpi, non dimentichiamocelo.

  2. Era meglio se stava zitto!
    e’ l’ennesima sparata di un Vaticano in crisi.e con sempre meno giovani in Chiesa!

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