Vincitori e vinti!

Ci sono dei momenti, delle occasioni, delle circostanze, in cui tutto sembra perduto. Soprattutto il valore degli affetti. E dei sogni, quelli ai quali ognuno, checchè ne dica, rimane abbarbicato finchè vive. Ci si lega a situazioni o cose. E l’importanza di queste, si avverte solo quando vengono a mancare. Quando ad afferrarle non è più la  sterile ragione, ma il desiderio di trattenerle ancora. Proprio in tali momenti, in cui il buio si fa pesto d’insicurezze, cogente di fobìe, si allunga la lista degli amici. Di coloro che non armano la mano del nemico o sospendono il bisturi dell’agonia. Che sanno semplicemente incrociare uno sguardo. Annaspare nella solitudine altrui. Far sentire non soli! Grazie alla sensibilità di quanti riescono a capire che a volte, nella vita, occorre saper tacere e non squillare le trombe della vittoria. Soprattutto se anzi tempore. Ricordando che non si costruisce mai la propria felicità, sul disagio altrui. E poi  la sorte, a volte avara d’emozioni, ne può riservare all’ultimo momento, ribaltando le situazioni. I colpi di scena, senza giocoforza sparare al sensazionale, possono verificarsi sotto il cielo! E d’ogni tipo. Gli pseudovincitori quindi, coloro che credono d’esser sempre i moschettieri della vittoria, possono anche perder colpi di fioretto. Perendo sotto i colpi delle loro stesse spade!