Corte dei Conti, parere favorevole al CCNL Scuola

 Sergio Barletta

La Corte dei Conti,con delibera nr.1/2009 ha espresso parere favorevole all’ipotesi del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale comparto Scuola per il Biennio 2008/2009. L’ ipotesi di accordo  è stata sottoscritta il 17 dicembre 2008 ed è pervenuta alla Segreteria delle Sezioni riunite della Corte dei Conti in sede di controllo in data 16 gennaio 2009.L’ipotesi contrattuale all’esame prevede: (a)  aumenti della retribuzione di base del personale docente e Ata nei limiti del tasso di inflazione programmato (art. 2); (b) nuovi valori unitari annui – relativi a ciascuna sede di erogazione del servizio e a ciascun addetto individuato dall’organico di diritto – sulla cui base ripartire tra le scuole le risorse del Fondo dell’istituzione scolastica  (art. 4); (c) la possibilità di utilizzare parte delle risorse destinate a finanziare le posizioni economiche del personale Ata, non utilizzate per lo slittamento delle procedure di assegnazione, per il riconoscimento, nel successivo contratto, di benefici economici una tantum. La maggior parte delle risorse finanziarie disponibili- in adesione alle richieste delle  OO.SS. che hanno chiesto di dare il massimo ristoro al potere d’acquisto della retribuzione fissa – è stata utilizzata per l’incremento dello stipendio tabellare e solo una minima quota è stata destinata ad incrementare il Fondo d’istituto (0,01%). La Corte, ha osservato che,in sede di stipulazione definitiva dell’ipotesi contrattuale in esame occorrerebbe inoltre precisare, all’art. 4, comma 3 del contratto, che  la ripartizione delle risorse del Fondo d’istituto deve essere effettuata nei limiti delle risorse complessive ad esso assegnate, sul cui ammontare verrà a gravare il trattamento economico dovuto all’insegnante unico della scuola primaria, per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all’orario d’obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali (art. 4, commi 2 e 2-bis della legge 169/2008 che rinvia la relativa disciplina ad una nuova  sequenza contrattuale). Per quanto attiene infine alla compatibilità economica, i benefici contrattuali a regime, risultanti dall’utilizzo delle risorse previste nella legge finanziaria 2008 e nella manovra finanziaria 2009, determinano una  crescita della retribuzione media complessiva pari al 3,20%.