Altavilla Silentina: chiusura del canile di Cicerale

Dopo il sequestro del canile “Ciceralensis” di Cicerale, cui probabilmente seguirà la chiusura,  il problema del randagismo è piombato su numerosi comuni della provincia di Salerno, e non solo, quasi come un fulmine a ciel sereno. La città di Altavilla Silentina è uno dei comuni per i quali il sequestro del canile rappresenta la necessità per gli enti di assumersi la grossa responsabilità della gestione dei cani ricoverati a cui occorre trovare una opportuna collocazione. Il Sindaco di Altavilla Silentina, Antonio Di Feo, si è prontamente attivato contattando l’Enpa e l’Assessore provinciale Pierangelo Cardalesi, che tra le deleghe avute ha anche quella alla tutela degli animali, per trovare una soluzione al problema randagismo. La questione cui il primo cittadino intende prontamente trovare una soluzione, è emersa in tutta la sua complessità e con tutto il suo peso il 3 febbraio scorso, in occasione di un incontro convocato dal Settore Veterinario della Regione Campania, che si è tenuto presso la sala “Erica Fraiese”, in Piazza Santini a Capaccio. L’incontro è stato convocato per discutere sulle problematiche relative alla legge regionale 16/2001 sul randagismo ed in particolare per prendere atto, e trarne le dovute conseguenze comportamentali da parte dei Sindaci dei comuni coinvolti, della possibile chiusura del canile “Ciceralensis”, al momento sottoposto a sequestro e gestito dal Servizio Veterinario dell’ASL SA3. L’incontro si è tenuto perché richiesto dal Ministero della Salute, ed infatti era presente un suo Dirigente, oltre ad un rappresentante del nucleo dei NAS dei Carabinieri, e ai rappresentanti della Regione che ha convocato l’incontro stesso. Erano presenti Sindaci, Comandanti di Polizia Municipale e Responsabili del Servizio Veterinario di diversi Comuni e Distretti Sanitari. Preso atto della problematica – di carattere sanitario e di rispetto degli animali coinvolti – e delle incombenze – essenzialmente di carattere economico – che si presenteranno a seguito della chiusura del canile sunnominato, il Sindaco di Altavilla, Antonio Di Feo, ha immediatamente contattato, mediante l’invio di e-mail, prima l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) per chiedere possibili indicazioni sui passi da fare, e per avere, se possibile, la sua assistenza; in altre parole, per fare i prossimi passi condividendoli con l’Enpa stesso. Successivamente, nella giornata di ieri (4 febbraio), il Sindaco si è portato presso la sede della Provincia di Salerno dove è stato ricevuto dall’assessore Pierangelo Cardalesi che, da subito, ha messo a disposizione la sua struttura. In particolare, la dottoressa Stefania Siano si è resa disponibile fornendo, nell’immediato, tutti i suggerimenti per la gestione dei cani ricoverati e della problematica del randagismo in generale, dando, inoltre, la propria disponibilità a fornire ulteriore assistenza e consulenza per il prosieguo. Il Sindaco  ha dichiarato che “forse non è il momento migliore per affrontare un’ulteriore spesa, ma la norma va rispettata e tramite essa va salvaguardata la salute dei cittadini e, perché no, degli animali che vivono sul nostro territorio”.

 

2 pensieri su “Altavilla Silentina: chiusura del canile di Cicerale

  1. E’ veramente grave che solo il Sindaco di Altavilla Silentina si sia preoccupato della chiusura del Canile “Ciceralensis”. Mi chiedo che cosa stanno facendo quei Comuni, i cui Sindaci(es.Sala Consilina) o Vice-Sindaci(es.Colliano) sono Medici Veterinari. A Sala Consilina, dove l’attuale Sindaco,dal 2004, è stato anche Vice-Sindaco dal 1995 al 2004, speriamo che inizino i lavori del nuovo canile che servirà i Comuni della Comunità Montana del Vallo di Diano. In tutti questi anni i cani accalappiati a Sala Consilina sono finiti nel “lager” del Canile Ciceralensis, secondo la convenzione firmata dal Comune, che non si è mai preoccupato di verificare le condizioni di Vita(o di Morte)dei suoi cani,per i quali pagava una retta”forfettaria”. Evidentemente tra i suoi Amministratori NON c’erano Medici Veterinari.

  2. Nella mattinata, i carabinieri della Stazione di Atripalda, con l’ausilio dei militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno, hanno effettuato un’ispezione al canile comunale (nella foto) di Atripalda.
    La struttura, di proprietà comunale ma gestita dall’associazione no profit “Aipa”, ospita da tempo un numero elevatissimo di cani, tanto che già nel mese di marzo, un’ispezione condotta dall’Asl di Avellino, ne aveva evidenziato alcune carenze igiencio-sanitarie, alle quali era stato intimato di adeguarsi.
    Il controllo di oggi nasce proprio da questa prima ispezione, nonché da precedenti vicende giudiziarie a cui il canile era andato in contro nei mesi passati. I militari, appena effettuato l’accesso, hanno potuto riscontrare la presenza di ben 189 cani, rispetto ai 150 previsti, quindi con un esubero pari quasi a 40 animali. Riscontrata inoltre la persistenza di quelle carenze igienico-sanitarie già riscontrate nei controlli precedenti, e mai sanate.
    I militari, assieme agli ispettori del Nas, si sono visti costretti a operare un sequestro cautelativo sanitario dell’intera struttura, animali compresi, nonché intimare l’inibizione unica dall’introduzione di nuovi cani.

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