Salvatore Memoli “Come se tu ci fossi”, dedicato a sua madre

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Un ricordo indelebile, quello che conta i giorni, quando la speranza li colora. Così Salvatore Memoli, presidente di Salerno Solidale ad un anno dal rapimento della cara madre Vincenza Basso, ha inteso annotare sensazioni e ricordi. Emozioni e stralci di vita vissuta nell’intimità degli affetti domestici. Una donna forte, coraggiosa, dinamica, ma strutturalmente semplice sua madre. Aperta all’ospitalità senza tempo.   Capace d’ ingoiare le proprie lacrime, per non appesantire il vissuto dei figli. Sposa esemplare, dignitosamente madre, sorella, zia. Insomma, una di quelle donne che val la pena di conoscere nella vita, per ricevere spiccioli consigli di saggezza. Un  giorno listato di nero quel 12 luglio 2007, allorquando i figli non ebbero più modo di ritrovarla al proprio ritorno. Una scomparsa che ancora interroga le coscienze, lasciando nel buio di mille incertezze quanti l’hanno conosciuta e stimata per lunghi anni. E che per questo si sono stretti intorno ai familiari, cercando d’attutire un dolore lacerante. Un enorme vuoto nei figli Salvatore, Dante e MariaLuisa. La cicatrice nell’anima  sanguina costantemente.  Solo la fede la lenisce a tratti. Quella fede che Enza Basso non rinnegò mai nella sua vita. E che la convinse ad accettare la presenza del ventenne Sonu, un indiano bisognoso d’un punto di riferimento. L’amico di famiglia, lo sbriga- faccende domestico. Un’altra figura dietro il desco domestico, integrata pienamente. Eppure la stessa sorte ha accomunato Enza a Sonu. Al di là dei 78 anni diVincenza e dei suoi acciacchi, delle sue rughe e dei suoi disturbi cirolatori. Nessuna pietà da parte di chi ha sottratto l’anziana ed il giovane. Al di là di tante ricerche, di tante false piste, ancora il vuoto. Neppure un sassolino che possa riannodare la presenza. Solo il coraggio d’andare avanti nella fede, la preghiera corale e silenziosa, la certezza che i disegni di Dio sovrastano le logiche terrene. Ed in tale ottica Salvatore Memoli continua ad andare avanti, dopo aver anche scritto ripetute volte alle alte cariche dello Stato implorando aiuto. Pur conscio che l’autentico aiuto è quello che giunge solo dall’alto …del Cielo!