Codacons:giudici poco rispettosi dei cittadini

La Corte di Cassazione annullando una condanna ai danni del Codacons ottenuta da un pilota, che si lamentava di essere stato diffamato perché accusato di aver fatto imbarcare sul volo Miami Roma tutta la propria famiglia lasciando a terra i passeggeri paganti, ha annullato la condanna e ha affermato l’importantissimo principio secondo cui il Codacons ha il diritto e il dovere di denunciare episodi di scorrettezza e abuso come quello di cui fu protagonista il pilota. Si disinnesca così ¬ lo strumento delle azioni civili per danni che grandi compagnie di navigazione o enti nazionali elettrici hanno usato in passato per dissuadere il Codacons dal denunciare coraggiosamente abusi e illegalità  dei potenti e degli erogatori di servizi pubblici. E ora mentre il pilota Fancello dovrà  restituire al Codacons i 70.000 euro pignorati con gli interessi, anche il Giudice che in sede di esecuzione aveva dato ragione al pilota dell’imbarco facile (infatti. anzichè far alloggiare i parenti sugli strapuntini li aveva accomodati in comode poltrone cambiando loro di posto solo dopo le proteste dei passeggeri!!) rischia di andarsene a casa. Aveva deciso su una opposizione del Codacons che lamentava un eccesso di pignoramenti da parte del Fancello e dei suoi legali contro la stessa associazione rea – a suo dire – di averlo diffamato. I suoi avvocati, per far intascare al pilota quanto dovuto per la presunta diffamazione, avevano attivato una serie interminabile di procedure esecutive contro l’associazione, tutte per lo stesso credito. Ciò nonostante la Cassazione abbia affermato che anche abusare dei diritti nelle pratiche di recupero forzoso dei crediti è illegittimo. Il Giudice del Tribunale di Roma designato della pratica, Francesca Girone, respingeva l’opposizione del Codacons senza dire una sola parola sulle eccezioni formulate e per questo l’associazione esponeva il suo comportamento lesivo dei diritti alla motivazione al CSM. Questo organismo, trattandosi di Giudice onorario, lo mandava davanti al Presidente del Tribunale che ora dovrà decidere se rimandarlo a casa o fargli proseguire la sua attività  di Giudice con il compito di verificare se costei abbia ancora il requisito di indipendenza e terzietà  richiesto per l’esercizio delle funzioni giurisdizionali.