Cava de Tirreni:la conversione di Oliviero a Medjugorje

Rita Occidente Lupo

Antonio Oliviero di Cava de Tireni, ex fotografo:” La Madonna mi ha rigenerato, malgrado i miei settant’anni, da una forte disgrazia che ebbi. Ho ricevuto vari miracoli. Tutti possono testimoniarlo. Non uscivo più di casa e poi grazie a Lei sono guarito.” Così inizia Oliviero a nararre la storia della sua conversione, avvenuta in quella terra slava martoriata dalla commistione etnica da troppo tempo. Medjugorje. “Ero sempre in chiesa prima- continua- il braccio forte del parroco di Sant’Arcangelo a Cava,  finchè in seguito ad una disgrazia, crollai nella fede. Non credetti più. Un giorno, mia moglie, mi suggerì d’andare a Medjugorie. Lì, in chiesa, armato di macchina fotografica, mi chiesi dove fosse la Madonna. Vidi ad un tratto una statuetta di 2 m. appena. Un tonfo al cuore. Un piede sullo sgabello per fotografare la Madonna, ma un tremore ed una grande commozione mi bloccarono. Soccorso,   tornai in albergo rigenerato! Al rientro da Medjugorje, un giornale attirò la mia attenzione. Pace e Bene. Contattai la redazione in preda ad un desiderio imperioso d’operare per la Madonna. Mi recai alla Madonna dell’Olmo di Cava. Qui, l’allora parroco don Silvio Albano, per me fu un maestro. Iniziai a costituire gruppi di preghiera, con cadenza mensile, il 25. Ormai sono tre anni che mi dedico a ciò anche se confesso avverto molta stanchezza perchè non mi fermo mai. Inoltre iniziai a lavorare per i bambini della Bosnia di Padre Jozo, mandando loro provviste ed abiti,  ed attivandomi per le adozioni a distanza; l’ ultima raccolta, 6mila € in pasta, quaderni. Sensibilizzata anche la Metellia, che ha adottato dei bambini a distanza. Ora, dalla morte di don Silvio, l’8 d’ogni mese Rosario, Messa ed adorazione a Gesù. Con me c’è un bel gruppo di persone che mi si affianca. Vorrei creare un’associazione onlus.  I bisogni degli Slavi sono tanti. M’hanno chiesto pannoloni, medicinali per la pressione in un istituto d’anziani.  Ogni volta che mi reco in quei luoghi, giro sempre per le istituzioni più degradate. Ed io invio tutto quello che posso. Medjugorie è meta di preghiera e di conversione. A 40 km. si prega, ovunque, non come a Lourdes.  Tanti vanno e ritornano cambiati dal di dentro. L’ultimo messggio della Madonna, di pregare per il Figlio Gesù. Una dei sei veggenti, ha messaggi tutti i giorni. Vive a Monza. I veggenti sono sereni, apparentemente confusi anonimamente nella massa. Se vengono in Italia, sono assaliti, come a Cava che tutti volevano toccare Marika. La Madonna insiste sulla  preghiera e conversione. Ma parla anche del diavolo. I messaggi sono molto efficaci.  Sono stato ospite da padre Jozo,  che continua ad essere accanto ai veggenti. Ha recentemente inaugurato una cappella per diversamente abili. Martoriato dai comunisti ed in prigione, quando andavano i secondini la luce si spegneva, riaccendendosi quando questi andavano via. Anche la sua storia ha del prodigioso. La Madonna gli è apparsa, consegnandogli una corona. Dicono che somigli per degli aspetti a Padre Pio e che abbia il dono delle guarigioni. La Vergine si manifesta a Medjugorje in tanti modi, perfino sul telefonino. Quando non apparirà più, lascerà un segno indelebile nel tempo.  Medjugorje è meta di conversione. Dce padre Jozo “Metti la figura davanti al cuore, che la Madonna ti cambia il cuore”.