Cilento: la biblioteca di Giuseppe Ripa alla chiesa del paese

Claudio Di Mella

Giornalista e poeta apprezzato, Giuseppe Ripa, cilentano, innamorato della sua terra, ha lasciato la sua preziosa biblioteca alla chiesa madre del suo paese. Uomo modesto e piuttosto schivo, era tuttavia noto nel mondo delle lettere. Per me era anche un amico. Soggiornando a S. Marco di Castellabate, l’estate di alcuni anni fa, lo vedevo camminare nella piazza principale, in cerca di qualche cosa da raccontare, di persone che potessero ispirargli qualcosa, ma anche per procurarsi i giornali e gli alimenti da cucinare. Sembrava, distratto e svagato, muoversi in un mondo astratto e lontano dagli assilli quotidiani. Credeva nella poesia come mezzo di comunicazione degli affetti e dei sentimenti individuali, agli amici, ai lettori ed ai colleghi vicini e lontani, che, tra le righe, sapevano leggere i palpiti della sua anima. La poesia riflette l’idea del bello, del buono e dell’onesto e canta le aspirazioni dell’uomo a lanciare un ponte con l’universo. Il poeta, pertanto, mai dimenticato da nessuno, dimora, dopo la morte, sull’Olimpo dei pagani oppure nel mondo iperuranio.