A3: l’inferno continua

Aldo Bianchini

ll 25 luglio 2008, nell’ambito della cerimonia di inaugurazione del 1° maxilotto della Salerno- Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Sicignano degli Alburni e Atena Lucana il ministro delle infrastrutture Altero Matteoli in persona dichiarò che i disagi autostradali erano finiti. Alludeva, ovviamente, al tratto in provincia di Salerno promettendo per Natale 2008 il completamento del lotto Buonabitacolo-Lagonegro e il superamento dei “piccoli lavori” sul viadotto Castelluccio posto nel bel mezzo del maxi lotto appena inaugurato. A pochi giorni dal Natale 2008 è sotto gli occhi di tutti che quella del 25 luglio scorso fu soltanto una “finta inaugurazione”. Possiamo capire che un governo di centro destra appena insiediatosi avesse urgente necessità di sciogliere nastri inaugurali per dimostrare di non essere secondo a nessuno in una provincia dove impera il “tagliator di nastri” per antonomasia: Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, eletto dalla sinistra ma temprato come un uomo della destra antica; ma che un governo nazionale avesse optato per finte inaugurazioni davvero ci sorprende e non poco. Dal mese di luglio sono passati ben sei mesi e la situazione invece che volgere al meglio è peggiorata in maniera vistosa; del tratto da Buonabitacolo a Lagonegro non si sa più nulla e, soprattutto, non è dato di capire come, quando e con quali fondi potrà essere completato, mentre su quel piccolo  tratto del maxi-lotto tanto decantato il cantiere dei lavori si è allungato. Difatti, proprio in prossimità delle festività di fine anno, con l’arrivo di nuovi esodi, il cantiere di lavoro che interessava solo il viadotto Castelluccio (poche centinaia di metri) è stato allungato in modo tale che da qualche tempo da Sicignano a Petina si è costretti a viaggiare su una sola carreggiata con corsie uniche sia verso sud che verso nord; insomma il completamento dei lavori tanto strombazzato dall’ignaro ministro si è dimostrato un vero flop ed il cantiere di circa trecento metri si è allungato fino a dodici chilometri interessando anche le gallerie di recentissima costruzione che, sembra, già hanno bisogno di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Incredibile se si pensa che soltanto sei mesi fa l’intero tratto era stato inaugurato e sembrava che il lungo incubo fosse davvero finito. Delle due l’una, o il ministro ha compiuto un bluff o i lavori non sono stati eseguiti a regola d’arte. E se non sono stati eseguiti a regola d’arte perchè nessuno indaga sugli sprechi di pubblico danaro?  Ma si sa, diversi magistrati sono intenti, ora più che mai, alla gestione delle lotte intestine per l’affermazione del potere personale e non possono distrarsi con cose serie che interessano la maggioranza della gente. Quanto ancora dovremo aspettare per avere, dopo oltre dieci anni, un’autostrada perfettamente percorribile da Scafati a Lagonegro;non è facile rispondere, non potranno farlo neppure  prossimi candidati alle poltrone di palazzo Sant’Agostino che nell’entrante primavera si daranno battaglia nei vari collegi elettorali per le provinciale del 2009. Dalle nostre parti non accadrà mai come ai cittadini tedeschi che una mattina svegliandosi hanno trovato la gradita sorpresa di un’autostrada, nova di zecca, che su otto corsie collega Monaco a Berlino con un persorso, di seicentoquaranta chilometri, realizzato in poco tempo e senza disagi per le comunità interessate.