Dichiarazione del Presidente Villani sul sisma dell’80

“A distanza di ventotto anni dal tragico sisma dell’80 riaffiorano con nitidezza i fotogrammi di una tragedia che ha provocato vittime, distrutto case, cambiato i lineamenti del paesaggio, generando un profondo disagio sociale e compromettendo la serenità individuale e collettiva.  Ma con i lutti, con le privazioni, con la sofferenza si è intrecciata anche la risposta pronta ed insostituibile della  solidarietà vera, che è fatta di vicinanza, di sostegno silenzioso alla riaffermazione di un’idea positiva di comunità. Il dopo terremoto dell’80 è stato anche questo, avvolto nella sofferenza e nella precarietà, caratterizzato da una ricostruzione difficile, spesso incagliata nelle secche dei ritardi e dell’incompiutezza. Ma la passione civica, la capacità delle Istituzioni locali di  riaggregare il tessuto sociale, la rinnovata volontà dello Stato di concretizzare le progettualità finalizzate alla rinascita di piccoli paesi, di città e di interi comprensori dilaniati dal fatale sussulto di quel 23 novembre, sono riuscite non solo a rimarginare le ferite materiali, ma a stimolare la voglia di futuro soprattutto nelle giovani generazioni. Per chi opera nelle Istituzioni l’etica della responsabilità deve rappresentare il riferimento principale che postula l’avvertita necessità di mantenere un costante dialogo con i cittadini insieme con i quali operare non solo per il conseguimento di obiettivi materiali, ma anche per la “ricostruzione” delle coscienze, riscoprendo il senso ed il valore dello stare insieme” .