Migliaia di fedeli a San Giovanni Rotondo

A quarant’anni dalla morte, lo Stigmatizzato del Gargano non cessa di polarizzare le folle. In tanti ad accorrere presso la cripta del Convento di Santa Maria delle Grazie, dove San Pio visse gli ultimi giorni della sua vita terrena, pregando, soffrendo ed additando la via della salvezza ai peccatori. Attualmente non cessano pellegrini di ogni lingua. Pronti a deporre ai piedi dell’urna di vetro una preghiera, una lacrima, una richiesta di grazie. Il corpo, così come dichiarato da Mons. Domenico D’ambrosio, è rimasto intatto quasi interamente, tranne nella parte superiore del cranio. Su tale esumazione tante le querelles, che non hanno però sminuito il misticismo che pervade la figura di San Pio. Il corpo è stato esposto alla venerazione dei fedeli, dal 25 aprile di quest’anno. Sottratto al processo di umidità, ha subito i trattamenti del caso. “Sin dall’inizio- ha dichiarato Mons. D’Ambrosio- visibile la barba, il mento quasi perfetto, le ginocchia, le mani, i mezzi guanti, come se fosse passato un manicure.” Le stigmate, che San Pio portò eroicamente per ben 50 anni, scomparvero il giorno del suo decesso, come attestato dalle centinaia di fedeli, che parteciparono a quell’ultima Messa del 22 settembre 1968. All’apertura della bara , presenti Maria Consiglia De Martino e Matteo Pio Colella. Entrambi miracolati, hanno accelerato la Santificazione di Padre Pio. La sepoltura, posta per volere dello stesso frate, ad un metro di profondità nella cripta, ora è ben visibile grazie ad un’urna di cristallo, sovrastante il basamento marmoreo della cripta. “…Io ricorderò sempre cotesto popolo generoso nella mia povera ed assidua preghiera, implorando per esso pace e prosperità e quale segno della mia predilezione, null’altro potendo fare, esprimo il mio desiderio che, ove i miei superiori non si oppongano, le mie ossa siano composte in un tranquillo cantuccio di questa terra.”(Lettera di P.Pio al sindaco di S.Giovanni Rotondo 12-8-1923). Perchè ancora tanti si recano oggi a San Giovanni Rotondo? Non più la curiosità, quella che un tempo poteva far esclamare al miracolistico anche i sedicenti assertori di un fanatismo da bandire a tutto campo. Una vera devozione, un desiderio profondo di comunicare a qualcuno, che in vita prese su di sè le sofferenze del mondo intero. E che continua, da lassù, ad attendere sulla soglia del Paradiso, che l’ultimo dei suoi figli spirituali entri nella gioia eterna!

Rita Occidente Lupo

Rita Occidente Lupo